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Nelle ultime settimane il gruppo FCA sta compiendo notevoli passi avanti sul tema della guida autonoma. Nonostante le ritrosie di Marchionne, notoriamente contrario a qualsiasi cosa il cui ritorno economico non sia effettivamente comprovato, sono arrivate in poco tempo due importanti notizie. La prima è l’accordo con Google per la fornitura dei minivan Chrysler Pacifica , la quale potrebbe però non essere la prima vettura del gruppo in Europa a fregiarsi di ausili alla guida già richiestissimi oltreoceano.

La sorpresa è che a ricevere un “autopilota” sarà la sanguigna Alfa Romeo Giulia, simbolo del ritorno del Biscione alla guida più sportiva, come confermato anche dalle prime prove stampa divulgate in questa settimana. A lanciare la notizia non una fonte qualunque, bensì Harald Wester, a capo dei brand Alfa e Maserati. Non dobbiamo però, stando alle sue parole, aspettarci un approccio “freddo” al tema.

In effetti il punto di vista di Wester, raccolto da Autocar, è quello di una guida autonoma che può effettivamente restituire, paradossalmente, il piacere di guidare: l’uso estensivo di sistemi come l’autopilota permetterà di decongestionare il traffico, lasciando del tempo extra al guidatore, che potrà rimettersi ai comandi senza l’assillo degli ingorghi. Una prospettiva tutta mirata al piacere di guida, che secondo il boss di Alfa non è in contrasto con i valori del marchio.

La Giulia sarà dunque la prima Alfa Romeo a fruire di un sistema autopilota, attualmente in fase di studio e descritto come del tutto simile a quello già adottato da Tesla per la sua Model S. Tuttavia, Wester ha dimostrato prudenza circa i tempi di arrivo sul mercato di auto del gruppo FCA completamente autonome: ciò non avverrà prima del 2024.