Fonte foto: Twitter F1ONLY.fr ‏

Se nell’ultimo anno la Ferrari aveva dimostrato un certa crescita sotto ogni punto di vista, stessa cosa non può certo dirsi in questa annata, ormai quasi conclusa per quanto riguarda i sogni di gloria. Risultati, almeno fin qui, deludenti per una scuderia che doveva e poteva fare meglio per contrastare il dominio assoluto targato Mercedes, adesso più che mai favorita per trionfare sia nel Mondiale piloti che in quello costruttori.

Si dice che guardare troppo indietro fa male, specialmente nello sport, ma di certo non possiamo non ricordare almeno un avvenimento che è l’emblema dell’attuale stagione della Ferrari. Lo scorso 12 giugno, in occasione del GP del Canada, il Team Principal Maurizio Arrivabene, con una strategia da principiante, aveva regalato, di fatto, la vittoria a Lewis Hamilton, bravo ad approfittare di un momento poco fortunato (definiamolo così) del team di Maranello. In quell’occasione, Sebastian Vettel era al comando della corsa con merito, ma una mossa azzardata del “Cavallino Rampante” aveva stoppato tutti i sogni di gloria. Al termine di quella gara, ricordiamolo, Arrivabene disse: “Con il senno di poi non è stata la strategia giusta. Non puoi essere soddisfatto ma devi guardare avanti – indipendentemente dalla velocità ci deve essere la vittoria. Quello è importante” (Eurosport).

Fonte foto: quotidiano.net
Fonte foto: quotidiano.net

Adesso, a distanza di quasi 30 giorni, la storia si è ripetuta durante il GP d’Austria. Al 27° giro, infatti, un superbo Vettel in testa alla corsa, vede la gomma posteriore destra della sua monoposto cedere di schianto, tra l’incredulità di tutti, ingegneri e meccanici compresi. Colpa delle Pirelli? Non si sa, ma vedere gli stessi pneumatici (ma Ultrasoft) di Hamilton fare circa 20 giri, mentre tutti gli altri piloti sono costretti a rientrare ai box dopo poco tempo, deve far riflettere. Lo stesso Vettel, come riporta Quotidiano.net, a caldo ha dichiarato: “Sembrava tutto a posto, il passo era uguale rispetto al giro prima. Non c’era alcun segnale che potesse esserci questo guasto. L’idea era quella di andare il più lunghi possibili. Lo stavano facendo tutti, nessuno era rientrato nei primi dieci giri”. Insomma, l’idea di un caso Pirelli sta per scoppiare (è proprio il caso di dirlo).

Tuttavia, la stagione della Ferrari, malgrado il podio di un ottimo Raikkonen sul circuito del Red Bull Ring, non è da considerarsi soddisfacente. Vuoi per le strategie, per gli pneumatici, ma i tifosi della “Rossa” stanno iniziando a mugugnare perché infastiditi di vedere vincere sempre e solo le Mercedes. Urgono seri provvedimenti.