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Dici Mercedes-Benz e, istintivamente, pensi “Classe E”. La berlina di segmento E della casa di Stoccarda è infatti ormai una vera e propria icona: nata nel 1984, viene inizialmente venduta come Mercedes-Benz 200/300, salvo poi assumere nel 1993 la denominazione “Classe E”. Da allora si sono succedute quattro generazioni, le quali hanno contribuito a creare il mito del Premium tedesco: affiancata dalla Bmw Serie 5 e dalla Audi A6, la Classe E ha praticamente conquistato l’egemonia della fascia medio-alta del mercato, decretando l’abbandono del terreno di gioco da parte di numerosi costruttori.

Tuttavia, i tempi mutano, e con essi i gusti: l’avanzata dei Suv e dei Crossover, e il ritorno in grande stile di competitors del calibro di Jaguar (che ha lanciato lo scorso anno la seconda generazione della fortunata XF), non potevano vedere Mercedes-Benz immobile. E così, è giunto il momento di lanciare una nuova generazione di Classe E, la quinta: le parole chiave sono, stavolta, intelligent drive.

Intelligent Drive sottolinea la portata di innovazioni tecniche e tecnologiche che fanno il loro debutto internazionale sulla nuova mid-size di casa Mercedes-Benz: è il caso ad esempio del Drive Pilot, grande passo in avanti in direzione della guida autonoma. Su strade extraurbane e in autostrada, il Distance Pilot DISTRONIC è in grado di mantenere automaticamente la distanza corretta rispetto ai veicoli che precedono, ma anche, per la prima volta, di seguirli fino ad una velocità di a 210 km/h. Unica nel suo genere è la capacità del sistema di continuare a intervenire attivamente fino a 130 km/h come all’interno di uno sciame, tenendo presenti veicoli circostanti e strutture parallele, anche quando le linee non sono perfettamente chiare, per esempio in prossimità di lavori in corso, o addirittura quando mancano completamente. Questo sistema, perciò, è di grande aiuto per il guidatore soprattutto nel traffico in colonna e in coda. In queste situazioni contribuisce a ridurre efficacemente lo stress al volante anche la funzione ampliata di partenza automatica in coda che, in autostrada e su strade a scorrimento veloce, consente la partenza automatica entro un massimo di 30 secondi dopo che il Distance Pilot DISTRONIC ha arrestato la vettura.

Tra le innovazioni del DRIVE PILOT, inoltre, rientra per la prima volta un assistente cambio corsia attivo. Questo sistema di assistenza, basato su radar e telecamera, assiste il guidatore nei cambi di corsia sulle strade a più corsie ed è in grado di dirigere la vettura sulla carreggiata scelta dal guidatore – per esempio nei sorpassi. Scorrendo la lista delle innovazioni introdotte, troviamo inoltre un nuovo pacchetto di assistenza alla guida, un sistema di parcheggio autonomo con attivazione a distanza, il Car-to-X communication ( il quale permette di sfruttare la rete di telefonia mobile per scambiare informazioni con altri veicoli), nuovi fari LED Multibeam e infine la chiave digitale, che sfruttando la tecnologia NFC permette di utilizzare il proprio smartphone come chiave della vettura.

Quanto allo stile, la nuova Classe E riprende i tratti tipici del corso introdotto da Classe A e Classe B a fine 2012. Troviamo dunque linee morbide e scolpite, spalmate su un corpo vettura lungo 492 cm, che fanno della nuova sedan l’ideale trait d’union tra la Classe C e la Classe S. Due mascherine disponibili identificano due caratteri diversi: la versione di accesso alla gamma, la Exclusive, si presenta con la classica calandra Mercedes-Benz, con la stella a tre punte che svetta sul cofano motore, mentre le versioni più sportive sono accompagnate da stilemi più decisi, con la grande stella al centro della mascherina. La coda è probabilmente la parte in cui si è osato meno, preferendo puntare su uno stile classico che renda la Classe E immediatamente riconoscibile come Mercedes-Benz.

Si è invece osato molto per quanto riguarda gli interni, completamente rivoluzionati: tra accostamenti cromatici inediti, la presenza di due display da 12.3″ per quadro strumenti e infotainment, pulsanti Touch Control sul volante (sensibili al tocco, come il display di uno smartphone) e comandi vocali Voicetronic, la Classe E rappresenta la quintessenza del lusso secondo Mercedes-Benz, e non può non venire alla mente lo slogan che accompagnò il lancio della Classe S degli anni novanta: anche in questo caso siamo davanti ad una vettura progettata senza badare a spese.

Per quanto riguarda i propulsori, tra graditi ritorni e novità assolute, la Mercedes-Benz Classe E promette di accontentare tutti i gusti dei clienti del brand: due i motori inizialmente disponibili al lancio, che verranno presto integrati dal resto della gamma. La base di accesso è attualmente la E200, che può contare su un motore 2.0 benzina da 184 cv e 300 Nm di coppia. Tuttavia la parte del leone la farà, quanto ai volumi di vendita, la E220d: l’unità 4 cilindri è stata ripensata, partendo da una diminuzione di cilindrata, ottenuta grazie ad una riduzione della distanza tra i cilindri (si passa da 2.2 litri a 2.0). Di tutto rispetto i numeri “erogati” da questa unità con sovralimentazione monostadio e turbina a geometria variabile: 195 cv e 400 Nm di coppia, anche se il nuovo quattro cilindri stupisce per l’efficienza, promettendo consumi di 3.9 l/100km e emissioni di 102 gr/km di CO2, valore questo finora appannaggio di poche utilitarie. Un risultato di grande livello, ottenuto lavorando “di fino” sull’ottimizzazione del motore: la tecnologia NanoSlide, adottata da Mercedes, ha consentito la riduzione degli attriti tra la superficie di scorrimento e i pistoni.

A completare la gamma arriveranno altri tre propulsori, tra cui spicca un’unità ibrida capace di sviluppare 279 cv. Tutti i modelli disponibili al lancio sono accoppiati con il cambio automatico nove marce 9G-Tronic. Inoltre, la nuova Mercedes-Benz Classe E si impone come nuovo riferimento della categoria quanto all’efficienza aerodinamica, con un valore del coefficiente Cx pari a 0.23.

In attesa di vedere su strada (e nei concessionari) la nuova Mercedes Classe E, potete ammirarla nella Gallery in coda all’articolo.

Fonte foto: ufficio stampa Mercedes-Benz.