Foto: gpone.com

Carlo Pernat conosce molto bene il mondo della MotoGP. Dal 1990 in poi, grazie al suo grande lavoro, inanella successi su successi in primis all’Aprilia, ma non solo. Alle sue dipendenze, infatti, troviamo piloti di un certo calibro come Perugini, Reggiani, Locatelli e soprattutto Valentino Rossi, della quale diventa manager. Proprio su il “Dottore” e sulla stagione del Motomondiale che inizierà a breve, il Corriere dello Sport ha intervistato Pernat che, senza peli sulla lingua, svela alcuni retroscena anche in ottica futura. Ecco un breve estratto delle sue parole, tratte dal portale gpone.com.

Sulla nuova annata e su quella scorsa, l’ex manager dichiara: “Credo che sarà un mondiale molto bello, ma duro. Rossi non è uno che dimentica, ha un orgoglio smisurato e non credo che abbia digerito l’affronto di fine 2015. Correrà da cattivo, con grande determinazione. Vale ha corso la più bella stagione della sua vita, ma se analizziamo bene il suo campionato non è stato il più forte, semmai il più regolare. Marquez infatti è caduto tantissimo e Lorenzo all’inizio non era lui. Grazie a ciò Rossi ha accumulato un bel vantaggio di punti. Secondo me più di così non potrà fare”.

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Poi sul futuro dei piloti: Nel 2017 non vedremo più Rossi e Lorenzo assieme. Non credo che Yamaha si lasci sfuggire Valentino (Lorenzo potrebbe trasferirsi in Ducati ndr). Marquez era sicuramente nel mirino della Phillip Morris per Ducati perché era visto come l’erede di Rossi, e poi si presentava con la faccia sorridente e pulita del bravo ragazzo, ma dopo i fatti di Valencia secondo me si è giocato tutto”.

Infine, due considerazioni su Casey Stoner, nuovo tester Ducati: “Se mi chiedi però se tornerà a tempo pieno sono dubbioso: si è ritirato a fine 2012 e nel 2017 saranno passati quasi cinque anni. Bisognerà vedere cosa vorrà fare quest’anno -afferma Pernat. Sicuramente lo vedremo in un paio di wildcard, a Phillip Island magari, e lì ci farà vedere se il tempo lo ha rallentato o meno. E’ anche possibile che la Ducati, che saprà meglio di chiunque altro il suo stato di forma avendolo fatto provare, tenti di convincerlo al gran ritorno, ma non ci scommetterei”.

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