Credits: Ufficio Stampa FCA

Quel 17 ottobre di cinque anni fa eri lì. Ammiravi il mare in tutta la sua bellezza. Era cristallino. Il cielo blu rappresentava l’ideale cornice. Erano le 9 del mattino. La notte era stata lunga, la sveglia era suonata troppo presto e il lavoro chiamava. Non avevi voglia di rispondere. Proprio come quei bambini che non ne vogliono sapere di recarsi a scuola subito dopo le vacanze estive. Pensavi al mare, l’amico che non ti tradirà mai. Che sia estate o inverno, è sempre lì. Ti conforta nei momenti di difficoltà. Ti fa riflettere quando ne hai bisogno. Ti entusiasma quando i raggi del sole riflettono sul tappeto limpido. Ti dà la forza quando è in tempesta.

Ma quella «fetta» di mare è inimitabile se la vivi con la tua Fiat 500. Puoi andare ovunque, ma le emozioni di quelle ore non le provi da nessuna parte. La storica auto è capace di emanare calore anche quando non ce n’è bisogno. Su qualsiasi spiaggia d’Italia, la 500 ti fa sentire a casa e i ricordi, anche quelli sbiaditi, riaffiorano all’improvviso, lasciandoti a bocca aperta. Cresci sempre. Ogni anno è la stessa storia. Non puoi farci nulla. Puoi solo sorridere. E rifletti sempre, anche quando la tristezza prende il sopravvento.

Ma tu sei, nonostante tutto, tranquillo. Sai che a pochi metri c’è lei, l’auto di un tempo che hai acquistato dall’anziano cittadino. La curi in ogni minimo dettaglio e sempre lei, dal canto suo, è abile a inebriarti con quello sguardo poetico. Guidare la Fiat 500 equivale a viaggiare tra presente e futuro, con uno sguardo al passato. E allora, anche inconsciamente, ti vengono in mente i ricordi di una volta. Cinque anni fa eri con l’amore che consideravi quello della tua vita. Con lei hai viaggiato, litigato, ma non l’hai mai tradita. Il motore, seppur non molto potente, non ti ha mai lasciato a piedi, nemmeno in quelle giornate storte. È stata la tua prima auto e anche per questo non l’hai dimenticata.

Tanti chilometri percorsi insieme. Strade tortuose, comode e quanti rischi sul bagnato, quando la strada diventava una sorta di saponetta causa improvvisi temporali. Condurre la Fiat 500 in piccoli borghi del “Belpaese” ti ha fatto sentire importante. Lei lucida come non mai veniva fissata da tutti, giovani compresi, oggi alle prese con le auto caratterizzate dalla potenza. E tu eri al settimo cielo. Ogni qualvolta guidi la «Topolino», l’Italia intera è ai tuoi piedi perché rappresenti una buona fetta del tricolore.

Ed è inutile parlare di vetture lussuose quando, con la tua 500, ammiri dal tettuccio quei panorami mozzafiato che non vedrai all’interno di nessun’altra auto. E anche per tale motivo tu non volevi venderla. Ma altre esigenze chiamano. I costi per mantenerla sono aumentati e tu non ce la fai più. Ma, malgrado tutto, ogni giorno che passa, vedendo la sua foto incorniciata come una sorta di attestato, pensi e ripensi sempre: «Quanto eri bella sul mare».