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Il caso Volkswagen investe anche la BMW. L’altra importante casa tedesca nelle ultime ore è finita nel vortice delle polemiche per la questione relativa alle emissioni anti-smog. Secondo la nota rivista tedesca “Autobild”, infatti, anche la BMW X3 xDrive 20d supererebbe di ben 11 volte i “paletti” fissati dalla normativa europea per i veicoli euro 6. La scoperta, se così possiamo definirla, è stata fatta grazie a dei test su strada fatti proprio da Autobild con la collaborazione dall’International Council on Clean Transportation, ovvero lo stesso organismo dal quale è partito tutto lo scandalo Volkswagen.

Come riporta Ilfattoquotidiano.it, la rivista Autobild, con l’articolo in edicola domani, affermerà come “l’utilizzo o meno di software, che alterano i dati dei test sulle emissioni anche da parte di altri produttori, resta da verificare”. A questa indiscrezione, BMW ha risposto prontamente, replicando che “non c’è nessun sistema nelle macchine che risponde a test in modo diverso di quanto non succeda su strada e tutti i sistemi di emissione rimangono attivi al di fuori dei cicli di test”. Insomma, la nota casa automobilistica tedesca ha spazzato via i dubbi relativi al possibile software in grado alterare i test di emissioni anti-inquinamento, confermando di non essere stata avvisata dalle autorità statunitensi o californiane. Inoltre, sempre l’azienda bavarese, ha chiosato come i test fatti dell’agenzia Usa EPA su vetture e veicoli, hanno mostrato sempre esito positivo, rispettando i limiti di inquinamento.

Tornando allo scandalo che interessa il Gruppo Volkswagen, uno dei più importanti quotidiani britannici, “The Guardian”, svela le pressioni da parte di Germania, Francia e Gran Bretagna che non avrebbero voluto test più approfonditi sulle emissioni. Il ministro dei Trasporti della Germania, Alexander Dobrindt, ha confessato che che il sistema incriminato, usato dalla Volkswagen per le auto vendute negli Stati Uniti, coinvolge anche i veicoli venduti in Europa.