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Anche l’Italia sarebbe coinvolta dal “diesel-gate” che ha colpito il Gruppo Volkswagen. Ricordiamo che, l’importante casa automobilistica tedesca, da qualche giorno, si trova al centro delle polemiche causate dallo scandalo sulle auto truccate per falsare i test anti-inquinamento negli Stati Uniti. Questo enorme grattacapo ha portato alle dimissioni dell’ex Amministratore Delegato Martin Winterkorn, rimpiazzato dal capo di Porsche Matthias Mueller.

Dopo l’ammissione di questa manipolazione, l’agenzia DPA ha svelato l’elenco delle auto che montano l’incriminato motore diesel ES189, suscitando clamore per quei veicoli venduti dal 2009 al 2015. Proprio su questo punto, arrivano notizie negative per gli automobilisti italiani possessori di una vettura appartenente al Gruppo Volkswagen. Liberoquotidiano.it, infatti, riporta le parole di Riccardo Nencini, vice ministro alle infrastrutture e ai trasporti che, in un certo senso, lancia l’allarme. “Ci sono i controlli in corso per verificare il danno provocato anche in Italia da Volkswagen. -afferma Nencini. La previsione è di chiudere questa indagine entro pochi mesi, addirittura entro l’anno. C’è una previsione di massima che parla di circa 1 milione di veicoli coinvolti”.

Preoccupazione relativa anche sull’industria italiana, come spiega il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan: “Temo conseguenze che mi auguro siano limitate, a catena ci potrebbero essere effetti sull’industria italiana che non ha colpa”. Insomma, gli automobilisti italiani che possiedono un mezzo appartenente al mondo Volkswagen, già tremano.

Come devono comportarsi gli automobilisti che hanno una Volkswagen “incriminata”.

Quanto costa riparare un’auto manomessa dal “diesel-gate”?