Costruita all’insegna dell’essenzialità e con ampio ricorso a materiali leggeri (fibra di carbonio e alluminio), l’Alfa Romeo 4C punta sul rapporto peso/potenza: per essere velocissima le basta un “piccolo” 1750 turbo a benzina da 241 CV (collocato dietro l’abitacolo). Da vettura da corsa il comfort e, se si disattivano i controlli elettronici, anche il comportamento al limite. Offerta unicamente con il rapido cambio robotizzato TCT, non costa una fortuna.


La linea mozzafiato dell’Alfa Romeo 4C rispecchia caratteristiche da vettura da corsa: la progettazione è avvenuta nell’ottica del contenimento del peso, impiegando una struttura in fibra di carbonio, semplificando i rivestimenti interni ed eliminando quanto non strettamente necessario. Addirittura, si può fare a meno anche della radio (con cd, connessione internet e funzione navigatore) e del “clima” manuale, previsti di serie.

Priva di servosterzo, rigida di sospensioni e a dir poco critica in fatto di visibilità posteriore, la pur compatta 4C non è per niente adatta alla città. E, rumorosa com’è, nemmeno si può pretendere che sia l’auto giusta per affrontare comodi viaggi in autostrada. Fra le curve, invece, è una goduria: il 1.7 turbo spinge e “suona” che è un piacere, il cambio ha innesti fulminei, agilità e tenuta di strada sono elevatissime e l’impianto frenante regge senza fare una piega anche le sollecitazioni dell’uso in pista. Per portarla al limite, però, servono “manico” ed esperienza, specialmente se si esclude l’elettronica di controllo.