Arriva dal Tribunale di Taranto una sentenza, per certi versi, molto discutibile. Alcuni mesi fa, precisamente 2 gennaio 2015, come riporta il sito laleggepertutti.it, è stato deciso che chi investe un cane o un gatto con il proprio mezzo, dovrà essere risarcito per eventuali danni allo stesso veicolo o alla persona in questione. Si, avete capito bene. Il risarcimento dovrà essere corrisposto dall’amministrazione pubblica o dall’ente che gestisce il tratto di strada nel quale è avvenuto l’impatto.

Ma perchè tutto questo? Semplice, il comune o la società che amministra il manto stradale, deve garantire la sicurezza in virtù del suo ruolo di “sorvegliante” della via pubblica. In caso di incidenti, altresì, non verrà presa in considerazione nemmeno l’alta velocità del veicolo guidato dall’automobilista. Una sentenza che sta facendo parlare, perché molto discutibile.

Inoltre, lo stesso Tribunale della città pugliese, ricorda che gli enti gestori della strada, devono sempre monitorare il tratto di loro competenza che non si ferma alla sola manutenzione o riparazione, ma anche alla costruzione e al montaggio di barriere che serviranno ad evitare, o quantomeno limitare, l’attraversamento sulla strada da parte di animali che potrebbero causare incolumità ai guidatori. Solo nel caso di incidente fortuito, quindi imponderabile, l’ente non deve risarcire il cittadino protagonista del sinistro, purché dimostri il corretto “comportamento” sulla gestione della strada.