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Auto e amianto, un problema non di poco conto che riguarda la salute di chi si mette alla guida del mezzo “contaminato” e degli altri cittadini. Alcuni mesi fa, il Pm di Torino Raffaele Guariniello aveva aperto un’inchiesta relativa all’importazione di veicoli fabbricati in Cina che “possedevano” delle quantità del minerale tossico. Nelle scorse ore, la Procura del capoluogo piemontese, a inchiesta concluse ha trascritto nel registro degli indagati i due legali rappresentanti della società importatrice, ovvero l’Eurasia Motor Company.

Le auto coinvolte in questo problema, sono di fabbricazione cinese, riconducibili all’azienda Great Wall Motors, conosciuta in tutto il mondo. Dall’inchiesta è emerso come quasi 9000 veicoli con amianto siano arrivati in Italia, minacciando, inoltre, la salute dei cittadini. Proprio in tal senso, dopo la conclusione delle indagini, sono state avvisate tutte le ASL a livello nazionale che avranno il compito di controllare le officine della rete di assistenza impegnate nell’eliminare il minerale tossico.

Questa allerta, altresì, è stata necessaria per assicurare la sicura procedura di rimozione delle componenti nocive presenti nel motore proprio per non incorrere in grattacapi ben più gravi ai tecnici impegnati in questa delicata operazione.