La benzina, si sa, è fondamentale per l’economia italiana, e non solo, che si affida alla vecchia gomma per il trasporto di merce e tutto ciò che riguarda il commercio. Generi di prima necessità, abbigliamento e tanto altro ancora viaggiano sulle strade tutti i giorni dell’anno, non conoscendo sosta nemmeno nel periodo festivo. I carburanti, tuttavia, costano specialmente per questo, anche perchè il Governo italiano sa che i cittadini non potrebbero mai fare a meno di benzina, diesel, GPL e metano. Vi siete mai chiesti perchè la benzina costa sempre di più rispetto agli altri Paesi europei? Le accise sono la causa principale, ma è meglio sviscerare il problema più a fondo attraverso dei dati importanti.

Incidenza fiscale sui carburanti in Italia:
68,35 % del prezzo al consumo della benzina; 62,75 % del prezzo al consumo del gasolio.

Differenziale tra il prezzo al consumo in Italia e la media UE:
BENZINA: + 24,1 €cent/litro rispetto alla media europea (+23,8 €cent/litro sono dovuti alle maggiori imposte (Accise e IVA) e
+0,3 €cent/litro al delta prezzo industriale)
GASOLIO: + 21,7 €cent/litro rispetto alla media europea (+22,9 €cent/litro dovuti alle maggiori imposte (Accise e IVA) e -1,2 €cent/litro al delta prezzo industriale)

Ecco l’accisa sui carburanti:
BENZINA: 0,7308 €/litro
GASOLIO: 0,6174 €/litro

Sulla stessa accisa, ricordiamolo, vi è anche la mannaia dell’IVA al 22% che si aggiunge sul prezzo industriale. Ricapitolando: se in Italia si pagano 1,400€ per un litro di benzina, solo 0,252 € è speso per l’IVA, altri 0,731 € sono destinati all’accisa, per un totale di 0,983 € di tasse. La rimanente somma, ossia 0,417 € è il “prezzo industriale” che viene diviso tra l’azienda di produzione e della distribuzione. In un altro paese europeo, dunque, il litro di benzina lo pagheremmo, in media, 0,240 € in meno, cioè 1,160 €. Meditate…