Quando si parla di bollo auto, le informazioni da sapere sono sempre utili anche per il futuro. La tassa automobilistica deve essere pagata da chi possiede un veicolo sul territorio nazionale una volta all’anno. Notizie che tutti conoscono, ma forse qualcuno non sa i provvedimenti che si possono applicare in caso di mancato pagamento del bollo, con la prescrizione in primo piano in tal senso.

Anzitutto, la prescrizione rappresenta “l’avvenimento” che porta all’estinzione di un diritto soggettivo non esercitato dal titolare per un periodo di tempo indicato dalla legge. Per quanto concerne il bollo auto, la stessa prescrizione scatta dopo i 3 anni dalla data in cui l’automobilista doveva effettuare il versamento. Proprio il tal senso, l’articolo 5 del D.l.953/82, modificato dall’art.3 del D.l. 2/86 convertito, poi, nella legge 60/86 prevede che l’azione dell’Amministrazione finanziaria per il recupero delle tasse dovute dal 1° gennaio 1983 per effetto dell’iscrizione di veicoli o autoscafi nei pubblici registri e delle relative penalità si prescrive con il decorso del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento”; “nello stesso termine si prescrive il diritto del contribuente al rimborso delle tasse indebitamente corrisposte”. In poche parole, sia per l’accertamento e la riscossione i tempi sono sempre da ricercare in 3 anni. Dunque, ai cittadini che hanno saldato la tassa automobilistica, conviene conservare le ricevute per almeno 3 anni dalla data di pagamento.

Ma la prescrizione come si calcola? Semplice. Un bollo auto che scade nel dicembre 2014, andrebbe pagato entro il 31 gennaio del 2015. Se la tassa non viene saldata, il tempo per calcolare la prescrizione inizierà dal 1 gennaio 2016, per poi scadere a dicembre 2018. Se Equitalia, o altri Enti preposti alla riscossione, fanno pervenire la notifica di pagamento entro la data menzionata poc’anzi, la prescrizione sarà nulla. Discorso diverso se il medesimo avviso per il mancato pagamento arriva oltre il 31 dicembre 2018. Infatti, dal 1 gennaio 2019 il cittadino non dovrà più pagare il vecchio bollo.