Altro giro, altra corsa. Il bollo sulle auto storiche con almeno 29 anni di vita sta generando un vortice di polemiche dopo l’approvazione del provvedimento attuato in virtù della Legge di Stabilità. Alcune regioni hanno fatto marcia indietro, confermando l’esenzione per tutti quei veicoli con meno di 30 anni di onorato servizio, mentre altre, almeno per il momento, non stanno prendendo seri provvedimenti. In Calabria, però, qualcosa si muove grazie a Sebastiano Barbanti del Movimento 5 Stelle. Il deputato ha chiesto al presidente della Regione, Mario Oliverio, di eliminare gli effetti della Legge di stabilità nel territorio calabrese. Di seguito le sue parole, raccolte dal portale zoomsud.it.

Il Governo Renzi ha di fatto eliminato le agevolazioni sul bollo per le auto storiche fra i 20 e 30 anni. Fino allo scorso dicembre infatti, su questa particolare categoria di auto, la tassazione era nettamente inferiore rispetto alle comuni automobili, proprio per la valenza storica, culturale ed in molti casi affettiva del mezzo. Adesso, invece, il Governo ha stabilito che tutte le auto con meno di 30 anni dovranno pagare al pari delle nuove”.

“Mi sono posto come strumento parlamentare – afferma Barbanti – in merito alla battaglia portata avanti dal Camecs (Carrozze auto e moto d’epoca calabresi simpatizzanti) e da tutti gli appassionati delle quattro ruote contro l’ennesimo scempio legislativo approvato da questo Governo, ormai sempre piu’ distante dai cittadini. Durante l’incontro svoltosi a Lamezia Terme, al quale ho partecipato come Alternativa Libera, ho ascoltato l’appello lanciato dai numerosissimi collezionisti, artigiani, restauratori e presidenti dei vari club che si occupano di auto d’epoca e che si sentono giustamente minacciati dalla nuova legge di stabilita’ del 2015. Questa nuova tassa, l’ennesima introdotta da un Governo che invece prometteva di ridurle, colpirebbe non solo i piccoli collezionisti, che sarebbero costretti a rottamare l’auto, ma tutto l’indotto che gravita intorno alla manutenzione di queste auto storiche. In altre parole, la categoria dei ‘veicoli di particolare interesse storico e collezionistico è stata stravolta, distruggendo così un pezzo di storia industriale italiana”.

“Esiste pero’ – dichiara il deputato M5S – una via di fuga. Poiché’ il bollo auto è un tributo locale, alcune Regioni, come Lombardia ed Emilia, hanno deciso di ‘non recepire’ questa legge perché’ la cancellazione del bollo agevolato per le auto tra i 20 ed i 29 anni, azzererebbe il gettito fiscale più’ che aumentarlo, provocando un ulteriore danno per le casse regionali, già pesantemente compromesse. A questo punto la palla passa al presidente Mario Oliverio e al suo staff. Tenendo presente che la Calabria, in proporzione, è la regione che ha più auto storiche rispetto al numero dei cittadini, credo che il presidente non possa tirarsi indietro davanti a questa vera e propria richiesta di aiuto da parte di alcuni calabresi. La Regione ha il dovere di salvaguardare l’aspetto storico e culturale di questo fenomeno, soprattutto tenendo conto che tutto l’indotto che gravita intorno alla manutenzione ed il restauro e’ di tipo artigianale ed altamente specializzato e rischia di sparire completamente. L’Amministrazione regionale – chiude Barbanti – ha l’occasione di dimostrare a tutti di essere, per una volta, dalla parte dei cittadini. In caso contrario dovrà’ assumersi le sue responsabilità”.