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Il problema relativo al bollo sulle auto e moto storiche rischia di diventare grave, se non gravissimo. La Legge di Stabilità, che il Governo ha voluto approvare a tutti i costi, sta creando parecchi grattacapi a Matteo Renzi e alla sua “squadra” che, forse, non si aspettavano tutto questo caos riguardante i mezzi d’epoca. Ricapitolando: stando alla nuova legge, i proprietari di veicoli con meno di 30 anni di età, sono costretti la tassa citata poc’anzi, senza ricorrere a nessuna esenzione. In questo provvedimento rientrano anche le auto e le moto con almeno 20 anni di vita. Una decisione che ha mandato su tutte le furie gli appassionati, le varie associazioni di categoria e tanti cittadini italiani che non accettano l’idea di “arricchire” lo Stato italiano con altro denaro.

Adesso, però, la situazione sembra precipitare, in concomitanza con la data di scadenza del pagamento del bollo auto, previsto per lunedì 2 febbraio. Le varie regioni italiane hanno promesso battaglia al governo, affinchè si riveda una legge che rappresenta una vera e propria mazzata per il settore delle cosiddette “storiche”. Il numero uno dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, giorni fa ha proposto una “lista chiusa” per individuare i mezzi che non dovranno ottemperare alla tassa, ma stiamo parlando di una piccola idea, al momento nemmeno presa in considerazione da chi di dovere. In Lombardia, intanto, Ugo Gambardella, presidente del lombardo Club Orobico, afferma: “Con un’operazione che mira a punire furbetti e finti collezionisti si rischia di cancellare tutte quelle potenzialità che il mondo del motorismo storico può giocare a favore del nostro Paese”. Gli fa eco, Stefano Chiminelli presidente del Circolo Veneto Auto e Moto d’Epoca, che, come riporta il Corriere della Sera, afferma: “Quello che il governo incasserà sarà molto meno di quello che andrà a perdere, perchè molte di queste vetture verranno rottamate e vendute all’estero. Nel 2016 secondo i nostri calcoli solo un quarto saranno sopravvissute”.

Sempre la Lombardia, per bocca, dell’Assessore Regionale all’Economia Massimo Garavaglia, lancia una sfida al Governo, sempre attraverso motori.corriere.it: “In Lombardia continueranno a non pagare bollo, ne tasse di circolazione, le moto e macchine iscritte ai registri storici”. E adesso cosa succederà?