Roberto Loi (ASI)

La querelle relativa al bollo applicato sui mezzi storici vive un’altra puntata. Questa volta è Roberto Loi, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano, ad alzare nuovamente la voce in merito a una vicenda grottesca. La Legge di Stabilità, lo scorso dicembre, ha approvato ufficialmente un provvedimento che prevede il pagamento della tassa a tutti i possessori di veicoli con età compresa tra i 20 e i 29 anni. Le auto o moto, con almeno 30 anni di età, saranno esenti da questa legge. A tal proposito, lo stesso Loi, durante un’intervista al portale automoto.it, ha attaccato senza metti termini il Governo. Ecco le sue parole, raccolte in occasione dell’evento Automotoretrò dal cronista del sito menzionato in precedenza.

“Ogni Regione italiana fa come può. Ci troviamo infatti in una situazione giuridicamente complessa che ci tiriamo dietro dal passato. Le Regioni infatti nel tempo si sono riservate dei diritti che non esistevano e ognuna in materia di esenzione bolli per veicoli storici ha sempre fatto un po’ come voleva.Oggi siamo ancora in una fase ancora assolutamente evolutiva della questione esenzione bollo per le ventennali. Bisogna andare a vedere caso per caso perché solo alcune Regioni hanno già stabilito con certezza il da farsi. La Lombardia, il Piemonte e l’Emilia Romagna hanno detto che continueranno a prevedere il bollo agevolato per i veicoli storici ventennali. La Toscana sembrava aver intrapreso la stessa strada ma ad oggi ci sono ancora delle incertezza. Sono tranquillo anche per quanto riguarda il Veneto, che dovrebbe legiferare il prossimo 23 febbraio, continuando a garantire l’esenzione”.

“Ora c’è da augurarsi-prosegue Loi- che questa situazione di totale caos rientri grazie ad un provvedimento legislativo statale. Se non si riesce ad annullare subito questa legge, che almeno si disponga un rinvio a gennaio 2016 in modo che si possa uniformare la questione. Un caos simile non è tollerabile! Non si può governare in questo modo, si perde la faccia! C’è una legge statale che non viene applicata dalle Regioni e lo Stato non fa nulla per mettere a posto la questione”.

Infine, il presidente dell’Asi, conclude: “Dobbiamo aspettare ma dobbiamo anche pretendere che lo Stato sia coerente nei confronti dei cittadini. La legge deve essere uguale per tutti i cittadini, è inaccettabile uno Stato che non è in grado di risolvere questi problemi”.