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Solo in un Paese come l’Italia i cittadini sono costretti a pagare ogni giorno che passa nuove tasse. La crisi economica, parliamoci chiaro, esiste, ma è diventata una “buona scusa” per il Governo che, usa quelle due paroline magiche per arrampicarsi sugli specchi. Il rumore delle unghie sui vetri è assordante, ma la politica italiana fa finta di niente, introducendo leggi alquanto discutibili che stanno facendo infuriare la popolazione tricolore. Il sottoscritto, su questo portale, non parlerà di disoccupazione o altro, ma della questione bollo auto sulle auto storiche.

La proposta del Governo è chiara: gli appassionati che possiedono un veicolo con meno di 30 anni di età saranno costretti a pagare la tassa nella sua totalità. Aumentata da 20 a 30, dunque, il periodo per qualificare un mezzo “d’epoca”. Grandi polemiche da parte dei tanti cittadini che contestano questo provvedimento, ormai prossimo all’approvazione da parte di Matteo Renzi, ignaro delle ripercussioni che potrebbe avere il suo sì. I mezzi storici, rappresentano il passato, l’amore verso un veicolo che ha fatto parlare di sé in tutto e per tutto, la storia dell’Italia.

Nel 2015, così, arriverà l’ennesima mazzata per tutti quegli amanti dei motori di una volta, ormai costretti a mettere mano al portafoglio e pagare profumatamente una tassa che, senza nessun pelo sulla lingua, non serve a granché, solo ad arricchire le casse dello stato. Purtroppo, la Legge di stabilità che colpirà i mezzi d’epoca, provocherà un repentino abbandono di questi veicoli, ammassati come degli oggetti qualsiasi, privi di valore e senza significato. Che amarezza.