Una decisione che avrà ripercussioni sui prossimi provvedimenti che opererà il Governo. Il bollo sui veicoli cosiddetti storici vive un’altra nuova puntata, ma questa volta sono gli appassionati a cantar vittoria. Facciamo chiarezza e spieghiamo l’ultima decisione di una regione italiana che, evidentemente, ha tirato fuori gli artigli proprio per salvaguardare i tanti proprietari di mezzi d’epoca. Con la Legge di Stabilità varata lo scorso dicembre, il Governo Renzi aveva deciso di far “pagare” la tassa automobilistica ai proprietari di veicoli con età compresa tra i 20 e i 29 anni di età. Una legge che aveva innescato una serie di polemiche, con alcune regioni italiane sul piede di guerra e che preannunciavano battaglia.

Dopo un periodo di tira e molla, di provvedimenti autonomi da parte delle già menzionate regioni, nel mese di febbraio, il Ministero dell’Economia e delle Finanze aveva fatto sapere che “La Legge di Stabilità 2015 (art. 1, comma 666), abrogando i commi 1 e 2, articolo 63, Legge n. 342/2000, ha stabilito che a decorrere dal 2015 è soppressa l’esenzione dal bollo per autoveicoli/motoveicoli “storici”, costruiti da oltre 20 anni. In particolare, rimane confermata l’esenzione dal bollo, prevista dal comma 1 del citato art. 63, a decorrere dal trentesimo anno di costruzione dell’autoveicolo/motoveicolo. Alcune regioni, prima dell’entrata in vigore della disposizione di cui al citato articolo 1, comma 666, Legge n. 190/ 2014, avevano introdotto l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica per autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico ed avevano assoggettato tali veicoli ad una tassa di possesso forfetaria. Con l’entrata in vigore della Legge di stabilità 2015 dette regioni avevano sostenuto che le norme di favore da esse introdotte continuavano a trovare applicazione, nonostante la legge statale avesse disposto l’eliminazione dell’esenzione dal pagamento. Con question time 25 febbraio 2015 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha diversamente precisato che la regione non può disciplinare la materia in contrasto con la norma statale e che, quindi, non può prevedere esenzioni a meno che la legge statale non lo disponga”.

Dunque, in base alla nota appena trascritta, tutti i proprietari di auto, moto e altri veicoli con età compresa tra i 20 e i 29 anni di età, devono ottemperare al pagamento della tassa senza nessuna esenzione. Però, nelle scorse ore, il colpo di scena che, sicuramente, aprirà nuovi scenari. Il Veneto, nell’ultima seduta del consiglio regionale, ha deciso di “agevolare” tutti i mezzi citati poc’anzi. Attraverso il portale, tgverona.it, ecco le parole di Andrea Bassi, consigliere e presidente della Commissione Trasporti. “Il Governo, con la legge di Stabilità, aveva escluso ogni agevolazione per questo tipo di veicoli, con il risultato assurdo di prevedere bolli auto sproporzionati rispetto al valore di mercato dei mezzi – afferma Bassi. Proprio per riequilibrare la situazione e tutelare il mondo del collezionismo, con questo emendamento sono state introdotte nuovamente le agevolazioni che erano riconosciute in precedenza: auto e moto iscritte nei registri storici, previsti dal Decreto legislativo 285/1992, pagheranno rispettivamente 11,36 euro e 28,40 euro come in passato”. Infine, rientrano nell’esenzione anche i bus e i mezzi delle associazioni di volontariato che ogni giorno si adoperano al trasporto di anziani e disabili.