Sono molti i casi di incidenti stradali causati dalla guida con il cellulare in mano o all’orecchio. In Italia esiste una legge, secondo alcuni non troppo dura rispetto alle altre norme dei Paesi europei. Nel nostro Paese, ricordiamo che questo genere di “guida” è regolamentata dal nostro codice della strada all’articolo 173 che al proprio nel suo secondo comma prevede: “È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia, nonché per i conducenti dei veicoli adibiti ai servizi delle strade, delle autostrade ed al trasporto di persone in conto terzi. È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani).”

Insomma, una norma chiara a tutti gli effetti che, in alcune circostanze non basta, per la troppa superficialità degli automobilisti, ma non solo. In Irlanda, invece, esiste una legge che definire equa è riduttivo. Infatti, chi viene beccato al cellulare in auto rischia 3 mesi di carcere, oltre a una contravvenzione di 435 euro e il ritiro della patente per 6 mesi. Un provvedimento voluto fortemente dalle istituzioni irlandesi per cercare di far diminuire la percentuale di sinistri per guida al cellulare. In Italia potrebbe essere applicata? Secondo noi, si.