Oggi sarebbe stato il suo compleanno e, ne siamo certi, tutto il mondo avrebbe festeggiato con lui. Perchè Ayrton Senna, nato proprio il 21 marzo di 54 anni fa, per il suo modo di porsi e di vivere la Formula 1 lo si poteva solo amare: schietto, sincero, onesto e leale, queste le caratteristiche che hanno fatto del pilota brasiliano uno degli sportivi più amati di tutti i tempi. E tutto il mondo, a distanza di quasi vent’anni da quel tragico Gran Premio di Imola, ancora piange la scomparsa prematura di questo campione.

Google ha voluto onorare il 3 volte campione del mondo con un doodle celebrativo. Semplice ma essenziale. L’immagine rappresenta il profilo sempre triste e malinconico del pilota di San Paolo, con un’auto da corsa lanciata verso un traguardo ideale rappresentato dagli scacchi che caratterizzano il drappo di fine gara. Tutto intorno i colori del Brasile, il paese natìo del quale Ayrton è sempre stato orgoglioso, quegli stessi colori che facevano bella mostra di sé anche sul casco.

Nato a San Paolo da famiglia benestante, Senna ha mostrato sin da bambino di avere una passione smodata per la velocità. La capacità di piazzare il giro veloce in prova ne hanno fatto per anni il re indiscusso della Pole Position. La gente lo amava perchè in lui il popolo dei motori vedeva quella fiamma che ha baciato solo pochi eletti nella storia di questo sport meraviglioso. Juan Manuel Fangio, Gilles Villeneuve, Michael Schumacher: questi i grandi che gli fanno compagnia nell’olimpo dei motori, nomi straordinari, piloti amati da tutti. Nel vedere correre Ayrton, soprattutto quando le condizioni climatiche erano avverse, risaltava la capacità del pilota più che il valore della vettura, l’uomo riusciva ancora a prevalere sulla macchina.

Quel primo maggio del 1994 su quel muretto che delimitava la curva del Tamburello non si è schiantata solo la Williams del campione brasiliano, ma i sogni di milioni di tifosi di tutto il mondo. Ma il ricordo che ancora oggi, a distanza di anni, resta indelebile nel cuore di molti dimostra che il Gran Premio di Senna non è ancora finito, che quella macchina su sfondo verdeoro che oggi campeggiava sui computer di tutto il mondo non conoscerà mai la fine della sua gara fino a che la memoria di questa straordinario campione non verrà cancellata. Buon compleanno Ayrton.