La revisione auto rappresenta quella sorta di controllo periodico per un veicolo a motore. A differenza del tagliando, è obbligatoria, anche se più è nuova la macchina, meno saranno i grattacapi da dover fronteggiare. Nei mesi scorsi, come tutti ben ricorderanno, il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani aveva aperto a un’ipotesi che aveva fatto discutere.

Durante la 69a Conferenza del Traffico e della Circolazione, come riportava il portale Avvenire.it, lo stesso Sticchi Damiani aveva dichiarato: “Il rischio di morire in un incidente a bordo di un veicolo di dieci anni d’età è più che doppio rispetto a una vettura di nuova immatricolazione. Un’auto del tipo Euro 1 a benzina del 1993 fa registrare emissioni di monossido di carbonio superiori del 172% rispetto a un Euro 4; un diesel Euro 1 rilascia 27 volte il quantitativo di polveri sottili rispetto a un moderno Euro 5”.

In poche parole, l’idea del numero uno dell’Automobile Club d’Italia era quella di inserire la doppia revisione per i veicoli con un’età maggiore ai 10 anni (in Italia, un’auto ha almeno 9 anni di vita). Dunque, più costi per i cittadini e più introiti per lo Stato, anche in questo periodo di crisi economica che non aiuta di certo la popolazione.

Adesso, però, a distanza di mesi le cose sembrano essersi fermate alla sola proposta, con il Governo Renzi che, al momento, non intende prendere in considerazione la vecchia idea pensata da Sticchi Damiani. Una buona notizia per tutti i possessori di almeno un veicolo che, ogni giorno, devono fronteggiare provvedimenti discutibili come lo stop all’esenzione del bollo per le cosiddette auto storiche (con età compresa tra i 20 e i 29 anni di età).