Difficile accontentare tutti. Nuova disposizione (non ancora ufficiale) della FIA che ha ascoltato i pareri degli ingegneri e responsabili del team Honda F1 2015 lamentatisi in merito all’inibizione allo sviluppo dei motori per la prossima stagione durante tutto l’arco del campionato. In un incontro, tenutosi lunedì scorso, infatti le parti si sono messe a tavolino in quanto Honda ritiene che la decisione della FIA sia “antisportiva”.
Il fastidio dei giapponesi per la decisione della Fia di aprire lo sviluppo delle Power Unit durante tutta la stagione solo per Mercedes, Ferrari e Renault sta forse producendo l’effetto desiderato. Al momento non sono state ufficializzate novità, ma un ripensamento a quella decisione che includa anche la Honda, non appare ora impossibile.

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LA QUESTIONE
Risolta la querelle in merito alla data ufficiale per lo sviluppo delle Power Unit sollevata dalla Ferrari in occasione dell’ultimo gran premio del 2014 ad Abu Dhabi, che rimane il 28 Febbraio 2015, con la possibilità di gestire i 32 gettoni-sviluppo entro tutta la stagione, Honda, rimasta esclusa da questa disposizione, ha sollevato un’ulteriore polemica.
Essendo l’ultima arrivata (rientra nel circuito F1 dopo 6 anni), ha ricevuto l’ordine di omologare i motori entro il 28 febbraio prossimo, come gli altri costruttori avevano fatto nel 2014. “Una questione di equità e correttezza” l’ha definita il delegato tecnico Charlie Whiting.

ANTISPORTIVA
Così è stata definita la delibera della FIA in merito allo sviluppo dei motori da parte del team Honda.
I giapponesi, e di riflesso anche McLaren, si sono infervorati per diversi motivi: 1) effettivo vantaggio alle case rivali rispetto al numero di Power Unit per le stagioni 2014 e 2015 (4 di Honda contro le 5 delle rivali) 2) la progressiva diminuzione dei gettoni sviluppo con il passare degli anni (32 gettoni sviluppo nel 2015 per Ferrari, Renault e Mercedes contro i 25 del 2016, 20 nel 2017, 15 nel 2018 e 3 nel 2019 e 2020). Un ulteriore smacco per Honda che nel 2016 perderà un gap di 7 sviluppi in meno rispetto alla concorrenza nella seconda stagione di impiego dei nuovi motori turboibridi.