Arjeplog (Svezia, Circolo Polare Artico)
In Fiat qualcosa si muove, o meglio, in FCA, Fiat Chrisler Automobiles. Se da una parte grandi speranze della casa torinese sono state riposte in auto quali la 500X e la Jeep Renegade, dall’altra il loro collaudo, la loro prova, non era ancora stata svolta in condizioni che esulassero dal contesto cittadino, urbano e fuoristrada. Perchè non provare? Quale luogo migliore, se non la Svezia con il suo gelo e il suo terreno ghiacciato ed impervio per dimostrare che i due crossover “made in Melfi” hanno davvero gli attributi per entrare con prepotenza nel mercato 2015. Le due “cugine” (condividono infatti lo stesso pianale nel luogo di produzione) sono state confrontate in Svezia, presso l’FCA Proving Ground Center. Una vera e propria base artica, dove da ottobre ad aprile vengono collaudate auto già in produzione o prototipi che prefigurano future novità, vediamo come si sono comportate la 500X e la Jeep Renegade.
Ecco la 500X sul ghiaccio
http://www.youtube.com/watch?v=HlKsb6Kzpek

Cominciamo dalla prima, provata nella versione 2.0 Mjet AT9 4x Cross Plus, insomma il top della gamma con il suo quattro cilindri turbodiesel da 140 cavalli e cambio automatico ZF a 9 rapporti, anche con i paddle sul volante. Una crossover a tutti gli effetti che però è in grado di dire la sua sull’impegnativa pista di handling del Proving Ground Center o su sentieri ghiacciati e più che impegnativi per tutta la meccanica. L’altezza dal suolo di 179 mm è apparsa sufficiente anche in condizioni così particolari, con angoli di attacco di 21,3° e uscita di 30,1°, mentre quello di dosso è di 22,3°. Su questo modello si hanno tre modalità di scelta della trazione: “TRACTION” si è verificata la migliore per le condizioni trovate in Svezia, essa permette un rapporto cortissimo in avvio e lasciando gli ulteriori rapporti bassi, si ha un controllo maggiore sulla sbandata.
La seconda è “AUTO”, dove la 500X diventa completamente automatica lasciando poca libertà di divertimento al guidatore. Inserendo la modalità “SPORT” invece l’elettronica diventa molto più permissiva a favore di qualche sbandata in più ma un retrotreno ben gestibile tra una sterzata e l’altra che rendono l’esperienza di guida più sportiva e briosa. Tutto risulta molto intuitivo e facileda gestire anche per un principiante.
Fiat 500X e Jeep Renegade2un confronto tra i ghiacci della Svezia
Il medesimo aiuto invece non lo si riscontra sulla Jeep Renegade 2.0 Mjet Trailhawk 4WD Automatic, la più estrema a livello di off road. 170 cavalli, sempre assecondato dal cambio ZF a 9 rapporti ma senza paddle sul volante. E’ più alta da terra di 45 mm rispetto alla 500X e di 20 mm rispetto alle Renegade Longitude e Limited, più “borghesi”. Pur arrampicandosi senza problemi anche tra solchi di neve profondi e ghiaccio, con angolo di attacco di 30° e 34° di uscita, la regolazione delle varie mappature è alquanto laboriosa e scomoda da azionare. In compenso ci sono ben 5 modalità, selezionabili attraverso il Jeep Active Drive, ovvero “Auto”, “Snow”, “Sand” e “Muded”, oltre a “Rock”, con quest’ultimo che permette persino di avventurarsi in una pietraia o su un terreno comunque impossibile.

Fiat 500X e Jeep Renegade 1 un confronto tra i ghiacci della Svezia

Dal medesimo pianale sono emersi due modelli assai differenti. Fiat punta molto sulla 500X e il suo look sportivo si aggiunge ad una capacità off-road “a prova di ghiaccio”. La Jeep Renegade invece ha uno stile molto più americano, muscoloso, squadrato e che aggredisce ogni tipo di terreno, i richiami alla mascolinità del crossover sono di derivazione puramente bellica (i fanalini posteriori ricordano le taniche di benzina della mitica Wyllis durante la Seconda Guerra Mondiale). Possiamo dunque dire che il viaggio, iniziato a Melfi, ha trovato nel made in Italy e nel made in Usa un punto di incontro in Svezia.