Le ambizioni della Ferrari escono ridimensionate dal primo appuntamento europeo: il verdetto della gara è stato chiaro: Sebastian Vettel, che pure era riuscito a tenersi dietro Hamilton sino al 40° giro (quando il tedesco si è fermato per la seconda sosta), è finito a oltre 45″, mentre Raikkonen, che nel finale ha fallito l’assalto a Bottas, ha chiuso a un minuto. Ed è ben strano che nei test in programma su questa pista, la prossima settimana, il Cavallino non abbia deciso, contrariamente ai rivali, di tenere qui uno dei due titolari. Sarebbe stata una bella occasione per capire sino in fondo il valore del pacchetto aerodinamico.

Questo noioso GP di Spagna segna comunque la riscossa di Nico Rosberg, che dopo averle regolarmente prese nelle prime quattro gare dal compagno di squadra, ha letteralmente dominato qualifiche e gran premio: scattato in testa, ha preso subito il largo come aveva sperato alla vigilia e poi si è limitato a gestire la corsa, condotta su due sole soste ai box. Nico è stato indubbiamente aiutato dall’incerto scatto di Hamilton che al via si è fatto sorprendere da Vettel e da un problema alla prima sosta con la posteriore sinistra che ha fatto perdere una manciata di preziosi secondo al campione del mondo. Questo ha costretto Lewis a cambiare strategia passando da due a tre soste, vista l’impossibilità di passare la Ferrari del tedesco.