Credits photo: Daniel Nanescu/splitshire

Avevo quattro anni quando, per la prima volta, mi affacciai al mondo dei motori. Fu una bella esperienza, anche perché ero sempre attratto da auto, moto e veicoli in generale. A dimostrazione di questo, ho una mensola piena di modellini di vetture e camion, gelosamente custodite e spolverate ogni giorno proprio perché sono cimeli. Mio padre, alla fine di ogni viaggio, comprava sempre una miniatura del veicolo più in voga. Ero felice come quei bambini che ricevono l’oggetto preferito dopo svariati giorni.

Successivamente, crescendo, ho capito che non c’erano differenze fra due e quattro ruote. Mi innamoravo ugualmente. Bastava ascoltare il suono di un motore per andare in estasi. Gli altri, dopo i compiti scolastici pomeridiani, vedevano Holly e Benji. Io, invece, mi mettevo davanti alla TV per ammirare quei canali che trattavano il tema di auto e moto. E così, quando ho toccato per la prima volta una vettura dal vivo, ho capito che l’Alfa Romeo rientrava in quei marchi che il sottoscritto preferiva. Ce ne sono altri, ma oggi ho deciso di raccontare la mia esperienza a bordo di una magnifica 147. Il modello è il 1.9 JTD 16V che ha dato soddisfazioni non solo al sottoscritto, ma a tutti gli appassionati del “Biscione”.

Ho guidato quest’Alfa Romeo su un’autostrada abbastanza trafficata, come l’A3 Salerno-Reggio Calabria. Era giugno e i primi caldi si facevano sentire. Ma l’estate non è solo afa, mare e zanzare. È anche la stagione dei tramonti. Quelli che riesci a scorgere anche a 110 km/h a bordo della tua Alfa Romeo. Penso di essere fortunato a guidare un’auto che ha suscitato entusiasmo. Penso, tra me e me, che il colore rosso del cielo, insieme a quello giallo del sole, si lega perfettamente con lo storico marchio. Un tris di qualità che solo gli amanti dei motori possono capire.

E allora, mentre gli pneumatici mangiano l’asfalto, io mi godo quello spettacolo di tonalità che il cielo mi regala in un normale martedì pomeriggio. È giugno, ma quando vedo altri automobilisti immortalare, da fermi, il sole che abbraccia la terra, mi emoziono. E al mio fianco c’è il suo spirito. Quello dell’Alfa Romeo. E le parole di Henry Ford: “Mi toglievo il cappello ogni volta che vedevo passare un’Alfa”, rimbombano sempre più.