Gli automobilisti europei non hanno una considerazione particolarmente lusinghiera dei propri colleghi al volante: stando ai risultati di una survey realizzata da Nokian Tyres, infatti, oltre la metà dei guidatori intervistati ritiene che il rischio principale associato alla circolazione delle auto sia il comportamento degli altri utenti della strada, soprattutto in estate.

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Il fattore umano alla guida

Al di là della scarsa fiducia negli altri – che forse lascia trasparire anche un eccesso di confidenza verso le proprie abilità al volante – il sondaggio evidenzia come il fattore umano giochi ancora un ruolo chiave durante la guida, e lo stesso vale per il senso di responsabilità legato all’utilizzo degli pneumatici giusti per ogni stagione.

L’importanza di montare le gomme giuste

Un fattore ancora più importante in questa fase stagionale, che ci avvicina alla data del 15 novembre che in Italia ormai da anni sancisce l’avvio degli obblighi di circolazione con pneumatici invernali sui tratti più a rischio per le condizioni climatiche fredde. E proprio Nokian, produttore finlandese di pneumatici premium, è uno degli alleati preferiti anche dagli automobilisti italiani per affrontare queste sfide, grazie a una gamma completa sia di specifiche gomme invernali che di moderne gomme all season, come si può vedere anche sulle pagine di www.euroimportpneumatici.com, uno dei rivenditori leader nel nostro Paese.

I pericoli al volante

Non mancano però comportamenti controversi, da parte degli automobilisti, soprattutto nei riguardi della cura delle gomme: a fronte di un 24 per cento di automobilisti che sostiene di controllare la profondità del battistrada degli pneumatici ogni due o tre mesi e di un terzo di intervistati che lo fa almeno due volte all’anno, infatti, ci sono tantissimi “distratti”. Il 13 per cento del campione esegue solo un controllo all’anno, e un 10 per cento degli intervistati non è stato in grado di ricordare quando ha controllato le condizioni degli pneumatici l’ultima volta né si dice certo di averlo mai fatto.

Italiani attenti alle gomme

Sembrano comunque fare effetto le campagne di sensibilizzazione condotte nel nostro Paese, visto che proprio gli italiani sono i più inclini a manifestare preoccupazione per le condizioni degli pneumatici e a controllarne la profondità del battistrada con maggiore frequenza, mentre a livello generale (e non territoriale) questa attenzione si nota nelle persone che percorrono dai 30 mila ai 40mila chilometri o più all’anno, in prevalenza di sesso maschile e di età superiore ai 66 anni di età.

I rischi percepiti dagli automobilisti europei

In generale, comunque, non sono le condizioni delle gomme a preoccupare come fattore di rischio, quanto piuttosto il comportamento degli altri automobilisti, elemento citato come prioritario da italiani, cechi e polacchi, e poi anche la velocità eccessiva (soprattutto per polacchi e cechi) e l’uso del telefono alla guida, segnalato soprattutto dai nostri connazionali (forse perché questo è un malcostume frequente sulle nostre strade).

A fare la differenza sulla percezione del rischio sembra essere l’età, che si può facilmente collegare all’esperienza al volante: sono infatti gli intervistati di età superiore ai 51 anni a evidenziare la maggiore preoccupazione sui rischi associati al viaggio in auto, aggiungendo anche l’importanza delle condizioni stradali ai possibili elementi di pericolo.

C’è ancora lavoro da fare

Come commenta Martin Dražík, Product Manager di Nokian Tyres Europe, la survey “mostra che solo una piccola percentuale di persone presta attenzione all’usura degli pneumatici”, che invece sono un fondamentale elemento di sicurezza stradale: “Ad esempio, con pneumatici usurati che presentano una profondità del battistrada di 2 mm, lo spazio di frenata può arrivare fino a 12 metri in più alla velocità di 80 km/h su una strada bagnata, rispetto a quanto avviene con pneumatici nuovi”, spiega il manager.