Anche l’Italia ha un parcheggio per migliaia di carri armati, posizionati a pochi chilometri da Arborio, nel vercellese. Si, avete capito bene. A differenze di molte altre Nazioni europee, il nostro Paese, in passato, non ha ottemperato allo “smaltimento” dei mezzi, creando questa sorta di disagio che, tuttavia, non è grave. Così, dove una volta il treno Santhià-Arona percorreva la sua onesta tratta, si può notare la grande distesa di carri armati, ben tenuti dopo anni di postazione fissa.

La distesa mai vista di carri armati in Italia, ma quanto ci costano? (FOTO)

Stando a quanto riportano gli ultimi documenti relativi ai trattati del disarmo internazionale, nel 2012 l’Italia “possedeva 1.173 carri armati e 3.071 cingolati utili al combattimento”. Numeri spaventosi, specialmente se vengono rapportati al numero di questi mezzi militari in possesso di Inghilterra e Francia, che non nel complesso non superano le 810 unità. C’è da dire, comunque, che l’Esercito Italiano ha iniziato a ridurre il numero dei tank, grazie a donazioni o altro. I modelli dei carri armati presenti nella base di Lenta sono i seguenti: 2700 tank Leopard, semoventi M-109, autoblindo Centauro, Vcc-1 e cingolati M-133, tutti mezzi straordinari e affidabili.

La distesa mai vista di carri armati in Italia, ma quanto ci costano? (FOTO)

Ma quanto costa all’Italia questa vasta area usata per i carri armati? Pochi euro, anzi, grazie alla demolizione di 500 cingolati, il Governo otterrà circa 6000 euro di guadagno da ciascun mezzo, mentre gli altri 2300 carri armati sarebbero destinati alla vendita a Pakistan e Giordania. Il denaro recuperato, sarà destinato al Ministero della Difesa per ottemperare alle varie missioni e non solo.

Foto: espresso.repubblica.it; La Stampa