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Sembra uno scherzo, ma non lo è. Lo scorso 20 luglio, il prefetto di Avellino, Carlo Sessa, ha inviato alle varie forze dell’ordine locali un’ordinanza alquanto discutibile. Come riporta ilgiornale.it, la nota afferma di “non ritirare la patente di guida in caso di violazione dell’art. 186 comma 2 lett.’B’, (con tasso alcolemico compreso tra 0,81 g.l. e 1,5 g.l.), ma di inviare soltanto un rapporto”. In poche parole, i guidatori ubriachi non saranno oggetto di ritiro della patente di guida.

Inoltre, nella nota si fa sapere come “la giurisprudenza di questa provincia, che anche in sede di appello annulla ordinanze di sospensione della patente di guida adottate per violazione dell’art 186 del codice della strada (circolazione in stato di ebrezza alcolica), impone di diramare nuove disposizioni operative per evitare l’oggettiva controversa scrittura della norma comporti pesanti ricadute sulla P.a”.

Insomma, un’ordinanza molto strana e che sta destando scalpore nella città campana. Ma perchè tutto questo? Semplice: fino a questo momento i giudici hanno annullato tutte le sospensioni delle patenti di guida agli automobilisti, e non solo, che hanno superano il tasso alcolemico consentito dalla legge. Per tutta risposta, così, il prefetto Carlo Sessa, ha disposto che il ritiro dello stesso documento di guida non scatterà per tutti quei guidatori con tasso alcolemico compreso tra 0,81 g.l. e 1,5 g.l; i tutori della legge, però, dovranno solo inviare una segnalazione alla prefettura della città irpina. In caso contrario, ovvero del superamento degli 1.5 g.l, si registrerà la classica sospensione e multa.