Fonte: Lancia

Il piano industriale di Fca è segnato ed al centro ci sono Alfa Romeo e Maserati, con l’obiettivo di presentare sul mercato modelli di alta qualità e con l’occhi puntati sulla redditività per i prossimi anni. Nulla si sà invece per il futuro di Lancia che almeno fino al 2020 dovrebbe rimanere così. La forza del marchio sta nel suo nome e nella storia anche se è vero che per rilanciarlo questi dettagli non bastano, servono piani e soprattutto soldi. In questo momento l’unico modello nel listino della Casa italiana è la Ypsilon che nel 2016 sta segnando un ulteriore incremento delle vendite, posizionandosi sul podio delle top auto vendute nel nostro Paese. Quanto durerà l’ascesa della piccola italiana? Prima o poi anche la stilosa city car inizierà la flessione, come sta succedendo proprio per Punto di cui vi abbiamo parlato qui la settimana scorsa, e quello sarà il momento per fare la scelta più dura che aspetta l’azienda e Marchionne se sarà ancora alla guida del Gruppo.

Fonte: Lancia
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Le opzioni prevedibili sono quattro. La prima riguarda il rebadge ovvero il trasferire risorse ed auto da altri marchi del Gruppo FCA per rivisitarli in chiave Lancia, coniugando quindi i capisaldi della Casa, lo stile, l’eleganza e la qualità alla base magari di modelli Fiat, Alfa o Jeep.
Altro passo potrebbe essere quello di trovare partner e quindi aprire collaborazioni esterne come è successo già con la Fiat 124 Spider nata insieme a Mazda. Questo permetterebbe un esborso minore di denaro e di unire le conoscenze tecniche di industrie diverse per avere un risultato convincente e di qualità.
Il sogno degli appassionati in realtà sarebbe soprattutto rivedere un modello del segmento C, cioè l’erede della Lancia Delta e voci dell’ultimo mese parlano di un progetto in corso di studio nelle segrete di FCA in Italia.
Fonte: Lancia
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Alternativa valida sarebbe poi quella di passare ad una industria artigiana con pochi pezzi venduti a prezzi elevati ed elaborati nei dettagli dello stile, tecnicamente e nel motore. E’ il caso di auto come Alfa Romeo 4C e tutta la gamma Abarth. In questo caso non si punterebbe più ai numeri bensì a vendite concrete e con margini elevati.
L’ultima delle ipotesi è la più “triste” per gli appassionati ma allo stesso tempo potrebbe donare nuova vita a Lancia. Volvo è cinese, Jaguar e Land Rover da tempo sono indiane. Parliamo della cessione del marchio verso investitori esteri che con le loro potenzialità potrebbero rilanciare davvero in grande stile riprendendo tutti i valori storicamente Lancia e donando nuova luce e gloria al colosso ora spento ed in difficoltà.
Come andrà a finire lo scopriremo con il tempo, voi continuate a seguire www.blogdimotori.it! Settimana prossima il futuro Alfa Romeo, a mercoledì.