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Qual è il futuro della mobilità sostenibile nel nostro Paese? Mentre gli Stati Uniti devono fare i conti con le politiche in apparenza anti-ecologiche stabilite dal presidente Donald Trump, anche in Italia dovremmo iniziare a prestare attenzione alle nostre abitudini e ai nostri comportamenti, con l’obiettivo di provare a diminuire la quantità di emissioni inquinanti che vengono prodotte giorno dopo giorno. Una delle fonti di smog principali è rappresentata dalle auto alimentate a gasolio o a benzina: si tratta di carburanti di origini fossili i cui effetti sono negativi non solo per l’ambiente che ci circonda, ma anche per la nostra stessa salute. Non è un caso se negli ultimi anni tutte le principali case automobilistiche hanno deciso di concentrare le risorse nello studio e nello sviluppo delle vetture elettriche: più in generale, sono stati effettuati investimenti molto consistenti nell’ambito dei carburanti alternativi, con prospettive economiche e tecnologiche degne di interesse. Il buco dell’ozono è uno spauracchio, un pericolo che incute terrore. 

In questo scenario, ci sono comunque dei segnali positivi che è opportuno mettere in evidenza, come sottolineato da Autronica Autofficina e meccanico a Udine: per esempio il fatto che in Italia stia aumentando il numero di veicoli che sono alimentati con carburanti alternativi. Le immatricolazioni parlano chiaro in questo senso, ma è comunque opportuno trattenere i troppo facili entusiasmi: le auto ecologiche, infatti, non sono tutte dello stesso genere.

Per esempio nel nostro Paese puntiamo poco sulle auto elettriche e molto sulle auto a gpl. Addirittura l’Italia vanta il primato europeo per il numero di vetture alimentate a gpl, mentre – sempre in una prospettiva continentale – è sul terzo gradino del podio per ciò che concerne le auto ibride. Per l’elettrico, invece, c’è ancora da lavorare e da migliorare: ce ne possiamo rendere conto noi stessi, notando il basso numero di stazioni di ricarica elettrica a disposizione sulle strade extra-urbane principali.

In occasione di Alternative Fuels Conferences & World Fair, fiera che ha visto il coinvolgimento di aziende leader nel campo dei carburanti alternativi e produttori di auto, sono stati diffusi dati che sembrano piuttosto incoraggianti: complici le decisioni assunte da alcuni governi europei, le auto del futuro saranno sempre di più elettriche. Marchi come Volvo, Audi, Toyota o Bmw sembrano essere un passo avanti rispetto alla concorrenza, ma ci sono ancora degli ambiti su cui intervenire: per esempio l’autonomia delle batterie, che pare essere ancora troppo ridotta, ma anche i tempi lunghi di ricarica.