Motogp – Il circus si sposta sul nuovo circuito argentino di Termas di Rio Hondo, dove domenica si correrà per la prima volta una prova del Motomondiale.

Marc Marquez, infallibile come un cecchino, cerca la tripla, Rossi vuol dimenticare le gomme che lo hanno fatto penare sul circuito di Austin, Lorenzo sta ancora pensando cosa gli sia preso allo start (anticipato) di due domeniche fa, la Ducati non vuole fare la “rondine” che non fa primavera e Pedrosa è stanco di arrivare sempre dietro al suo giovane compagno di squadra gia campione del mondo.

Insomma se vogliamo pensare solo a questi elementi, di carne a cuocere ne abbiamo in abbondanza per tutto il weekend che ci apprestiamo a vivere, tutti contro l’unico pilota da battere in questo momento, Marc Marquez.

Una gran bella curiosità è sapere che nella terra del “tango argentino” scorre il sangue di un italiano, classe 76 che è riuscito a realizzare un suo sogno: creare un circuito per gare motoristiche.

E’ Jarno Zaffelli, progettista e titolare dello Studio Dromo, una di quelle realtà di cui l’Italia dovrebbe andare fiera, situato nella Silicon Valley italiana dei motori: Reggio Emilia. Un circuito, come lui stesso dichiara, particolarmente difficile e volutamente impegnativo.

“Ho voluto deliberatamente creare delle difficoltà ai piloti proprio perché, usando traction control o il loro stile di guida, il sorpasso avvenga per gli errori che fanno e non per altro, anche se quelle sono curve che i piloti percorrono a 150 orari. E proprio per questo difficili”.

Vedremo chi la spunterà partendo tutti da zero, senza riferimenti ne assetti pre-impostati. In questo Valentino Rossi potrebbe far valere la sua “infinita” esperienza nel motomondiale. Ma basterà per contrastare il “marziano” Marquez e la “furia cieca” di Jorge Lorenzo?

Poche ore e capiremo chi saranno i protagonisti, magari con qualche “outsider” pronto a stupirci. Vero Ducati?