L’attesa per la Maserati rialzata, che scriverà la prima pagina di una storia mai raccontata dal Tridente, sta per finire. Modena, anzi Torino, ha detto sì alla Suv premium, lanciando la sfida alle sempre più numerose proposte di prestigio del segmento.

La rivale d’elezione sarà, naturalmente, la Porsche Cayenne, il modello scandalo del 2002, che poi rimise in piedi le sorti del Costruttore e diede vita all’espansione commerciale, imprevedibile anche agli stessi dirigenti.
Ebbene alla Levante spetta un ruolo simile.

L’operazione Levante infatti punta si ad aumentare la fetta di mercato del Marchio ma senza esagerare, con l’obiettivo fermo alle 75.000 auto l’anno, per rafforzare l’immagine, un pò come ha fatto Ferrari negli ultimi anni.

Il lavoro sulla Levante giungerà a compimento alla fine di quest’anno: sarà allora che l’investimento (un miliardo di euro, in totale) per Mirafiori, si tradurrà in realtà operativa. Sembra quindi che la vettura verrà presentata a Novembre, frutto della costruzione basata su una piattaforma evoluta a partire da quella della Ghibli con forme e linee che ricorderanno la concept Alfieri.

Sarà quindi prodotta a Mirafiori che dedica alla Levante un’intera nuova ala, sul cui completamento si sta attualmente lavorando a ritmi serrati. Il suo arrivo in fabbrica contribuirà al riassorbimento dei dipendenti attualmente in cassa integrazione. E potrebbe essere seguito dalla tanto annunciata derivata Alfa Romeo.