Fonte foto originale: vanityfair.it

Ogni gara della MotoGP nasconde dei rituali alquanto strani con protagonisti i vari piloti. L’adrenalina, prima di ogni corsa, è a mille, dunque meglio scaricare la tensione con musica a palla nelle cuffie o altro. Sappiamo bene che la pressione, soprattutto per quei centauri “costretti” a non fare brutta figura, è tanta, quindi ben vengano dei gesti che a molti potranno sembrare insignificanti. Come nel calcio, dove ogni rispettivo calciatore, ad esempio, saltella tre volte prima di entrare sul terreno di gioco, anche nel Motomondiale tutti i piloti, o quasi, dedicano del tempo a riti scaramantici e spesso fortunati.

Il numero 46 non manca mai. Fonte foto: repubblica.it
Il numero 46 non manca mai. Fonte foto: repubblica.it

Valentino Rossi, come prevedibile, rientra in questa schiera di campioni che credono ciecamente alla buona sorte. Da notare come, sulle “creature” che ha guidato nel corso della sua carriera, il numero 46 non è mai mancato. Inoltre, grazie al portale fortysixworld.altervista.org, scopriamo, infatti, che il “Dottore” prima dell’inizio di qualsiasi Gran Premio si rende protagonista di comportamenti scaramantici. Rossi, come qualcuno avrà notato, si dirige verso la propria moto toccandosi, in sequenza, spalle, mani, gambe, tuta, casco e guanti, in modo da avere quella sorta di familiarità anche con l’attrezzatura.

Rossi "parla" con la sua moto. Fonte foto: fuoridaglischemi11.blogspot.com
Rossi “parla” con la sua moto. Fonte foto: fuoridaglischemi11.blogspot.com

Successivamente, il pilota della Yamaha “parla” con la sua moto, inginocchiandosi dinanzi a essa per trasmettergli quel senso di affidamento che per un centauro non deve mai mancare. Infine, sulla tuta e sul casco di Valentino Rossi notiamo la presenza di una tartaruga, vero portafortuna, insieme al numero 46, del centauro di Tavullia. Perché proprio la tartaruga? Pare che il “Dottore” si sia innamorato del rettile più antico sulla terra per un regalo che Gabriele D’Annunzio fece a Tazio Nuvolari. In quell’occasione, si trattava di una tartaruga in oro che portava la dedica del celebre poeta al famoso pilota. La frase che colpì Rossi fu la seguente: “All’uomo più veloce, l’animale più lento“. Da notare che il nove volte Campione del Mondo, tempo fa, si è fatto tatuare sulla pelle proprio una tartaruga. Porterà bene anche nella stagione 2016?

La tartaruga presente sul casco di Rossi. Fonte foto: multimedia.quotidiano.net
La tartaruga presente sul casco di Rossi. Fonte foto: multimedia.quotidiano.net