Foto: spoomewriter.com

La notizia di pochi minuti fa ha già fatto il giro del web e del mondo sportivo. Valentino Rossi, infatti, ha presentato ricorso al Tas dopo gli ormai “famosi” fatti del GP di Sepang che l’ha visto protagonista insieme a Marc Marquez. Dunque, il 46 della Yamaha si appella al Tribunale Arbitrale dello Sport per “eliminare” la penalizzazione inflittagli dalla Direzione gara che farà partire, nel decisivo GP di Valencia, dall’ultima posizione lo stesso Rossi. Una decisione coraggiosa e ben studiata, anche se il “Dottore” rischia di peggiorare la situazione.

Stando all’articolo riportato da Paolo Gozzi su Gazzetta.it, il pilota nove volte Campione del Mondo, potrebbe pagare, tuttavia, a caro questo questa scelta. I motivi sono vari, anche se un precedente riguardante un altro pilota Yamaha in SBK fa già tremare Valentino Rossi. Gozzi, infatti, cita il caso di Noriyuki Haga che, nel 2000, si vide sfuggire il Mondiale Superbike proprio per una sentenza del Tribunale con sede a Losanna.

Marc Marquez è gay?

Haga con la sua Yamaha. Foto: motorcycle.com
Haga con la sua Yamaha. Foto: motorcycle.com

HAGA E QUEL MONDIALE PERDUTO
Il pilota della Yamaha, all’epoca, era stato trovato positivo a un controllo antidoping dopo la gara tenutasi a Kyalami, in Sudafrica. In quel caso, la FMI decise di squalificare per 1 mese il motociclista giapponese, oltre a cancellare i benefici del GP corso in Sudafrica, nel quale Haga totalizzò ben 45 punti (arrivò 2° nella prima manche e 1° in gara 2 ndr). La Yamaha, però, andò su tutte le furie, facendo ricorso e ottenendo, dalla stessa FMI, solo un parziale sconto della squalifica del suo pilota. Ed è qui che il Tas, prima della decisiva gara che doveva consegnare il Mondiale a Edwards o Haga, prese provvedimenti che ribaltarono la decisione della Federmoto Internazionale. Infatti, il pilota giapponese venne reintegrato nella classifica relativa alla gara 1 del GP del Sudafrica, ma fu confermata la squalifica per la gara 2 e quella di 1 mese (precedentemente ridotta dalla FMI a tre settimane per far partecipare lo stesso Haga alla 8 ore di Suzuka). Dunque, il pilota giapponese non ebbe la possibilità di giocarsi il Mondiale con il suo rivale proprio perchè appiedato.

Fonte: wikipedia.org
Fonte: wikipedia.org

Rossi, dunque, rischia un caso simile per questi motivi: la Race Direction, dopo Sepang, ha accusato il “Dottore” di aver fatto una manovra non corretta, non ha penalizzato Marquez, né menzionato nella sua decisione post-gara. Dunque, anche se i difensori di Rossi presentassero documenti difensivi, quest’ultimi non servirebbero perchè, come scrive Gozzi, “la corte di terzo grado (come la Cassazione) sentenzia solo sulla base dei documenti esistenti, e non è possibile interporre deduzioni o prove in aggiunta”. Quindi, Valentino Rossi potrebbe vedersi cancellata la sua penalità, e dunque prendere parte alle qualifiche del GP di Valencia, ma anche i 16 punti ottenuti per il terzo posto in Malesia. Con questo scenario, Lorenzo volerebbe a +9 sul “Dottore”, costretto a vincere e sperare che il maiorchino non si posizioni almeno al 3° posto.

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