Novità importanti per tutti gli automobilisti che possiedono un mezzo in Italia. Se, infatti, se quest’ultimi sono stati oggetto di multa da parte della Polizia Municipale (o altre Forze dell’Ordine), in una strada troppo ristretta, la contestazione non può essere istantanea. Lo ha stabilito la Cassazione con una sentenza di pochi giorni fa, dando così torto a un automobilista di Roma che, qualche tempo fa, era stato multato dalla Polizia per aver infranto il divieto di circolazione imposto da un’ordinanza comunale.

Lo stesso conducente, facendo ricorso al Giudice di Pace, aveva spiegato che la stessa Polizia non aveva bloccato il mezzo ai margini della strada, facendo “saltare” gli estremi per una contestazione immediata e quindi la possibilità di difendersi. Ma il Giudice, non sentendo ragioni, ha rigettato il ricorso.

L’automobilista, certo della sua buona fede, ha presentato un nuovo ricorso in Cassazione, con risultati simili. Infatti, secondo l’Organo supremo della giustizia, il conducente dell’auto ha commesso un grave sbaglio per un motivo semplice. Se la notifica immediata è mancante, non sempre la contravvenzione è nulla perché, tra i motivi trascritti nel codice della strada, la Polizia non ha l’obbligo di contestare immediatamente l’infrazione in strade ristrette. Dunque, multa giusta e mano al portafoglio per l’automobilista in questione.