Fonte: giancamotors.it

Lo scandalo Volkswagen ha dato una nuova spinta verso i test di omologazione delle vetture capaci di rispecchiare al meglio le condizioni d’uso reali, rispetto ai soli test in laboratorio previsti dalla regolamentazione in vigore.
Una tappa del complesso percorso istituzionale che dovrà portare alla riforma delle procedure di omologazione è stata la presentazione delle proposte della Commissione europea al Consiglio dei ministri dei Trasporti dei 28 paesi UE .

Questione centrale delle nuove procedure è l’introduzione di test svolti su strada. Con la regolamentazione attualmente in vigore le prove avvengono esclusivamente in laboratorio sul banco a rulli ed è da anni che viene denunciata la forte discordanza tra dati rilevati nei test ufficiali e consumi ed emissioni reali che si hanno durante la guida su strada. Queste ultime dovranno essere rilevate secondo il cosiddetto ciclo RDE, Real-Driving Emissions, da eseguire installando sulla vettura in esame l’attrezzatura necessaria per prelevare “in diretta” i gas di scarico, cioè con il Portable Emission Measurement System (PEMS).
Aspetto importante della questione è quanto e come tenere conto dei risultati dei due test. Da quanto si sa, la proposta prevederebbe che nei due test le auto rispettino diversi limiti massimi di emissioni, proprio per l’inevitabile differenza che c’è tra le due situazioni.

La procedura di definizione e approvazione dei nuovi test richiede diversi passaggi, coinvolgendo Commissione, istanze tecniche, Parlamento. L’obiettivo è di arrivare al varo dei nuovi test per il 2017. Pare certo che anche in questo caso, come per le normative precedenti, ci sarà una prima fase in cui i nuovi standard dovranno essere rispettati dalle vetture di nuova omologazione, per arrivare solo dopo un altro periodo, che potrebbe essere di uno o più anni, all’introduzione delle nuove norme per le nuove immatricolazioni. La materia è complessa sotto il profilo procedurale, ma non solo: le implicazioni economiche e politiche sono di grande rilevanza e c’è da attendersi un percorso laborioso prima di arrivare alla definizione della materia.