Una storia incredibile che ha visto coinvolto un cittadino onesto che, nella sua vita, ha sempre pagato le tasse in maniera puntuale. Ma, nel 2015, evidentemente tutto questo non basta allo Stato italiano per riconoscere le “brave” persone, costrette a subire ingiustizie giorno dopo giorno. A Montebelluna, cittadina in provincia di Treviso, un automobilista si è visto recapitare una multa di ben 112,56 euro dall’ufficio delle Entrate. Il motivo è quantomeno bizzarro, da non credere. Il cittadino montebellunese, infatti, nel 2011 ha pagato il bollo del proprio mezzo in maniera errata. Ha versato 316,67 euro, anziché i previsti 319,30 euro, non accorgendosi della minima differenza di 2,63 euro.

Cose che possono capitare direte voi, ma con lo Stato italiano non si scherza, che, nei giorni scorsi, ha fatto pervenire all’uomo una sanzione pesante. Al portale Leggo.it, il meccanico veneto ha espresso tutta la sua amarezza: «Quando mi è stata recapitata la raccomandata, sono caduto letteralmente dalle nuvole. Non riuscivo infatti a capire cosa fossero quei soldi che dovevo pagare. Ma siccome sono abituato a essere preciso e pignolo in tutto quello che faccio, sono andato a scartabellare tra le vecchie carte che ho a casa e, dopo una lunga ricerca, ho trovato il bollettino postale incriminato».

«È stata senz’altro una mia disattenzione – afferma l’uomo. Si vede che invece di trascrivere la cifra esatta ho fatto un errore trascrivendo un importo del bollo leggermente inferiore. L‘altro giorno, subito dopo Natale, mi è arrivata una raccomandata nella quale era scritto che dovevo versare 112,56 euro comprensivi di interessi residui e spese di notifica. Soltanto per aver sbagliato di pagare l’esatto ammontare della cifra adesso la “sanzione” è lievitata fino a 112 euro? Un’assurdità, tenendo conto che nella mia decennale attività non ho mai sbagliato il pagamento di una fattura o di un bollettino. È facile dire che la legge non ammette l’ignoranza -conclude il meccanico- e chi sbaglia deve pagare, ma a farlo a quanto pare sono sempre le persone oneste, che lavorano, sono rispettose della legge e si danno da fare». Che dire: in questo caso le parole sono superflue.