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Per chi vuole conseguire o rinnovare la patente di guida nel 2016 le cose potrebbero cambieranno drasticamente. Infatti, in virtù delle direttive UE, che devono essere “captate” entro il 31 dicembre 2015 da tutti gli Stati europei, chi soffre di patologie legate al sonno rischierà di perdere la patente per la pericolosità di queste malattie. La norma UE, ricordiamo, è quella del 1° luglio 2014 (n. 2014/85/UE).

Le nuove norme, che sarebbero approvate a breve in base alle direttive dell’Unione Europea, prevedono dei controlli medici più accurati sullo stato psicofisico della persona in questione. Sviscerando ancora di più l’argomento, si prenderebbe in considerazione la cosiddetta “qualità del sonno” che, purtroppo, ogni giorno causa incidenti mortali e problemi non indifferenti. Così facendo, la classica visita medica, alla quale viene sottoposto il cittadino, sarà più lunga e approfondita, utile a capire se esiste un disturbo costante nel tempo, che potrebbe rappresentare un serio pericolo per la salute dell’automobilista. L’automobilista in questione, così, sarebbe sottoposto a interventi diagnostici, terapeutici utili al conseguimento dell’idoneità psico-fisica per i cittadini che soffrono di sospetta OSAS (la Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno). Per approfondire questa malattia respiratoria, basta visitare il sito www.osas.it/malattia.htm.

Stando a una recente indagine, la sonnolenza provoca un incidente mortale su tre in autostrada, facendo registrare un dato veramente allarmante. Ogni anno, grazie a una mirata Campagna di Sicurezza, il Ministero dei Trasporti dedica messaggi precisi per evitare tutto questo. Ecco alcuni esempi: Fai una sosta; I ragazzi del sabato sera; Uso puntuale del tachigrafo; Attenzione mentre sei alla guida; Distrazione e cellulare. Dunque, attenzione e per una maggiore sicurezza, riportiamo alcune regole da seguire grazie all’aiuto di sicurezza.sina.co.it.
• iniziare il viaggio, specie se lungo, sufficientemente riposati.
• fare attenzione a farmaci ed alcol che specie se associati con una situazione di stanchezza già esistente possono moltiplicarne gli effetti.
• evitare, se non necessario, di guidare in ore notturne e con temperature interne troppo alte.
• alternare periodi di due ore di guida a periodi di 10 – 15 minuti di pausa.

Per questo provvedimento si attende, tuttavia, ancora l’ufficialità.