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Sabato 6 febbraio sarà un giornata importante per chi possiede una patente di guida. Cambiano le norme, a causa del programma di depenalizzazione redatto dal Governo, che entreranno in vigore tra pochi giorni. Ricordiamo che, attualmente, chi guida senza patente, o con quest’ultima revocata-non rinnovata, è soggetto a una multa di 2.257 euro. Se il cittadino “beccato” in tali condizioni è recidivo nell’arco di due anni, per lui scatterebbe l’arresto fino a un anno.

Con i nuovi provvedimenti, invece, chi viene beccato alla guida di un veicolo, senza patente o con lo stesso documento revocato-non rinnovato, sarà soggetto a un’ammenda di 5000 euro. Dunque, niente più reato dal prossimo 6 febbraio. La denuncia penale, invece, scatta automaticamente se il cittadino in questione è recidivo, ovvero sorpreso alla guida senza patente, o con quest’ultima revocata-non rinnovata. In questo caso si parla di reato.

In caso di “fermo” al posto di blocco, con conseguente mancata consegna della patente alle forze dell’ordine, queste ultime provvederanno a sanzionare il cittadino in questione con una multa di 41 euro (Articolo 180 del Codice della Strada, comma 1 e comma 7). La contravvenzione è obbligatoria per la norma citata poc’anzi, ma non è finita qui. Entro 30 giorni dal “fermo”, l’automobilista o motociclista dovrà recarsi in Caserma o Questura (in base all’organo accertatore) per presentare effettivamente la patente di guida. Chi non lo fa, senza motivi validi, sarà punito con ben 419 euro di multa, da sommare ai precedenti 41 euro.

Grossi guai, infine, sono previsti per tutti quei conducenti che guidano un veicolo con la patente scaduta, causando un incidente. In questo caso, il cittadino sarà costretto a indennizzare l’assicurazione con la somma pari a quella usata dalla stessa compagnia assicurativa per rimborsare i danni.

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