Fonte foto: sostenitori.info

È terminata nella notte la corsa dell’Audi gialla, l’auto divenuta famosa per episodi incresciosi avvenuti negli ultimi giorni tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. La vettura, infatti, è stata ritrovata carbonizzata nelle campagne del Trevigiano, tra i comuni di One’ di Fonte ed Asolo, con i Vigili del Fuoco e forze dell’ordine che hanno potuto constatare solo l’identificazione del mezzo e nient’altro. Il ritrovamento è stato possibile grazie alle segnalazioni dei cittadini che, a notte inoltrata, hanno sentito odore di bruciato. Poi la scoperta e la conseguente beffa. Il mezzo è stato rintracciato e ritrovato, a differenza dei tre malviventi, probabilmente dell’Est, spariti nel nulla da qualche giorno.

Foto: sky.it
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Perché i tre uomini hanno deciso di bruciare l’Audi gialla? Perché sentivano il fiato sul collo delle forze dell’ordine che, da molti giorni, stavano dando la caccia a tre malviventi capaci di percorrere contromano e a velocità elevate strade affollate di mezzi, rischiando di causare tragedie di gravi proporzioni. Gli uomini, ripetiamo probabilmente dell’Est Europa, hanno fatto perdere le loro tracce e, secondo “La Stampa” si sarebbero diretti verso la zona di Bassano, città nella quale si sono registrati dei recenti furti d’auto. Nelle scorse ore, alla notizia circa un possibile impiego delle Lamborghini Huracán e Gallardo, la Polizia aveva dovuto smentire il tutto con una nota, chiarendo che quei due “bolidi” vengono usati per il trasporto di organi, quindi per salvare vite umane.

Tuttavia, l’ex “banda dell’Audi gialla”, presumibilmente, non ha ancora lasciato l’Italia e, proprio in tal senso, i prossimi giorni potranno essere decisive per catturarli.