Il legame tra architettura urbana e automobili è un legame molto forte, non solo perchè l’una(l’auto) viene inserita nel contesto dell’altra, ma anche perchè molto spesso grandi architetti si prestano a disegnare automobili o viceversa. Pensiamo ad esempio ad Ermanno Cressoni, architetto e designer di molte storiche Alfa Romeo, come la 33, la 75 e la Giulietta del 1977. Ma ci sono stati casi in cui tendenze stilistiche proprie dell’architettura hanno influenzato lo stile delle auto. Un esempio lampante è la prima Audi TT, quella del 1998, ispirata alla scuola tedesca del Bauhaus(forme geometriche, pulite e simmetriche).
Oggi questa storia di legami si arricchisce di una nuova pagina, scritta da Renault: è infatti stata svelata la Coupè C, concept car di una vettura sportiva ispirata al lavoro dell’architetto francese Charles-Edouard Jeanneret-Gris, meglio noto come Le Corbusier, di cui ricorre quest’anno il cinquantesimo della scomparsa. Quale sia dunque il linguaggio stilistico della Coupè C è presto detto: i designer Renault sono partiti da un’indagine sui più importanti oggetti di design legati alla cultura francese, rileggendoli alla luce dei dettami di Le Corbusier: semplicità, geometria e illuminazione.
Il risultato è una vettura che gli stessi disegnatori hanno definito come un’automobile per il ventunesimo secolo, fuori dagli schemi dell’industria automobilistica. E proprio in virtù del suo essere fuori dagli schemi, la vettura non porta la tradizionale losanga Renault sulla carrozzeria, bensì una sua versione rivisitata, “spaccata” a metà e riposizionata, in modo da non rendere la Coupè C immediatamente correlabile a Renault. Questo, unito alla mancanza di qualsiasi informazione tecnica, rende questo concept car un puro esercizio di stile, non inquinato per volontà dei suoi creatori da nessuna operazione commerciale.
Il progetto è nato due anni fa ed è stato sviluppato in momenti di ‘ricreazione’ dal lavoro di routine, proprio per omaggiare al meglio un uomo che ha impresso un segno indelebile nella cultura del secolo scorso, occupandosi anche del design delle automobili nella sua opera principale, Vers une Architecture.