Durante la 69a Conferenza del Traffico e della Circolazione, il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani, aveva affermato: “Il rischio di morire in un incidente a bordo di un veicolo di dieci anni d’età è più che doppio rispetto a una vettura di nuova immatricolazione. Un’auto del tipo Euro 1 a benzina del 1993 fa registrare emissioni di monossido di carbonio superiori del 172% rispetto a un Euro 4; un diesel Euro 1 rilascia 27 volte il quantitativo di polveri sottili rispetto a un moderno Euro 5”. Parole che hanno generato un certo malcontento tra i cittadini italiani, ogni giorno che passa alle prese con il pagamento di varie tasse. Blogdimotori, per essere chiari con i tanti lettori appassionati, ha voluto vederci chiaro sulle modalità di revisione sui veicoli che si adottano nei più importanti paesi europei.

Inghilterra: per le auto inglesi la revisione segue queste scadenze: 3+1+1 e via discorrendo. All’automobilista che si reca a fare la revisione quando viene dato un certificato, denominato VT20 – MOT CERTIFICATED TEST che servirà a indicare la data per il prossimo “controllo”

Germania: qui ci sono differenze tra le varie modalità dei mezzi. Per le automobili nuove la revisione è prevista dopo tre anni, mentre i successivi controllo dopo 24 mesi. Per le moto, invece, revisione ogni due anni.

Francia: nel Paese transalpino, la revisione auto è di ogni due anni, proprio come le norme europee.

Repubblica Ceca: Dopo 4 anni, la prima revisione viene fatta su auto e camion nuovi (6 anni per i ciclomotori). Successivamente, i controlli vanno fatti dopo 2 anni (ogni 4 per i ciclomotori).

Spagna: la prima revisione va fatta dopo i 4 anni di vita del mezzo e, successivamente, ogni 2 fino ai 10 anni. Dopo 10 anni di vita dell’auto il controllo è annuale.

Svizzera: la prima revisione è obbligatoria quattro anni dopo la prima messa in circolazione, poi tre anni successivamente a questo primo controllo, in seguito ogni due anni.