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Novità per tutti quegli automobilisti e motociclisti che amano la guida “sportiva”. Se entrambe le “categorie” sono abituate a sgommare con il proprio veicolo, da adesso in poi, rischiano una contravvenzione salata proprio a causa del rumore prodotto dagli pneumatici. Si, avete capito bene: il vigile in questione può multare il cittadino “protagonista” di questi episodi, perchè lo stridere delle gomme aiutano l’organo preposto al controllo sulle strade a capire l’andatura del veicolo. Insomma, grazie alle cosiddette “percezioni sensoriali”, i vigili possono tranquillamente comminare la contravvenzione all’automobilista, o motociclista, proprio perchè non sono state rispettate le norme previste dal Codice della strada.

La novità, arriva direttamente dal Tribunale di Cagliari che ha condannato un automobilista al pagamento della multa fatta dai vigili. Il cittadino, a bordo di un mezzo, avrebbe sgommato con la propria vettura nei pressi di un incrocio, richiamando l’attenzione degli organi di controllo che, grazie al rumore degli pneumatici hanno captato l’andatura del veicolo che, in quel momento, non rispettava i limiti di velocità. L’Articolo 141 che disciplina la strada, proprio in questo casi, è molto chiaro (QUI tutto quello che è previsto dalla legge).

Direttamente dal portale laleggepertutti.it, riportiamo la sentenza del Tribunale di Cagliari che, ricordiamolo, ha condannato l’automobilista: “Secondo l’art. 141 C.d.S., la pericolosità della condotta di guida deve essere desunta dalle caratteristiche e dalle condizioni della strada e del traffico e da ogni altra circostanza di qualsiasi natura ed essa di per sé non costituisce un fatto storico, che possa essere attestato, ma è il portato di un giudizio, di una valutazione sintetica, che è desunta dagli elementi indicati dal legislatore. Il giudizio di pericolosità implica un’attività di elaborazione da parte dell’agente accertatore, il quale deve rilevare i fatti che stanno avvenendo (condizione del veicolo, della strada, del traffico) e sottoporli a critica, per desumerne la valutazione di congruità ai criteri di buona condotta di guida o, appunto, di pericolosità. Tale valutazione rimane priva di efficacia probatoria privilegiata, anche se la presenza di una ‘intersezione, richiamata espressamente nella norma, indica una presunzione di pericolosità della strada che impone al guidatore di procedere con assoluta prudenza”.