Una decisione che ha lasciato tutti di stucco, anche perchè quello che vi andremo a scrivere ha dell’incredibile. Dal 1° gennaio 2015, la Società Autostrade ha revocato il telepass ai mezzi di soccorso che attraversano la rete autostradale. Si, avete capito bene: l’importante sodalizio costituita nel 2002, ha imposto la revoca del pass elettronico per ambulanze e altri mezzi dell’Associazione nazionale pubbliche. In poche parole, se non esistono casi di grave emergenza, il veicolo che dovrebbe trasportare all’ospedale più vicino un paziente, o altri beni di prima necessità per la cura, dovranno mettersi in fila al casello insieme ad automobili, camion e altri mezzi.

Il pass, invece, sarà automatico, come dicevamo poc’anzi, quando si registrano incidenti gravi, con feriti che devono essere portati urgentemente nel nosocomio. Una notizia che ha provocato agitazione e polemica, con molti enti che hanno protestato per una disposizione scellerata che danneggia la salute dei cittadini. A La Nazione, le associazioni di volontariato di Prato, protestano e affermano: “Siamo di fronte ad una situazione paradossale: le ambulanze che trasportano pazienti in fin di vita a volte sono costrette ad aspettare fino a due minuti che qualcuno della Società Autostrade alzi la sbarra per superare il casello. I mezzi per il trasporto socio-sanitario invece restano anche quindici minuti in fila per pagare il pedaggio. Se le cose non cambieranno velocemente faremo una maxi manifestazione nazionale per denunciare quanto sta accadendo”.

Parole importanti che trovano conferma anche nelle dichiarazioni del vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, che si augura “in un passo indietro da parte del gestore della rete autostradale, un atto dovuto e doveroso nei confronti di tante associazioni che svolgono un servizio essenziale, ma anche dei tanti cittadini che, contando su determinate prestazioni, vedono messo a rischio il loro diritto alla sicurezza e alla salute”. Insomma, una scelta che non è andata giù a tutti.