Porta bene all’Aprilia l’esordio della Superbike a Sepang, in quello che può ormai essere considerato uno dei circuiti “classici” per le competizioni motoristiche su due e quattro ruote. Nella prima edizione del Gran Premio della Malesia, infatti, sarà Sylvain Guintoli, alla quarta pole in carriera, a partire davanti a tutti. Con il tempo di 2’03.002 stampato all’ultimo tentativo, il transalpino conferma da una parte i progressi di un’Aprilia che sembrava essersi adagiata troppo dopo i successi all’esordio a Philip Island, dall’altra l’estrema adattabilità della moto di Noale ai lunghi rettilinei che il circuito malese offre ai bolidi delle derivate di serie (i tempi di Melandri ieri, oggi solo quinto, ed il quarto posto di un ritrovato Toni Elias ne sono la conferma).

Ad affiancare Guintoli in prima fila saranno il campione del mondo in carica, nonché leader iridato, Tom Sykes e la Ducati di Davide Giugliano, racchiusi in poco più di un decimo. Sfortunata la prova di Loris Baz: il pilota Kawasaki, secondo nella classifica generale, scivola all’ultima curva proprio mentre stava, con ogni probabilità, stampando il giro migliore, avendo uno vantaggio stratosferico (circa 7 decimi) all’ultimo intermedio. Solo sesto posto per lui, ed una gara che si prospetta tutta in salita.

Settima la prima delle Suzuki, quella guidata da Eugene Laverty, davanti alla seconda Ducati di Chaz Davies. Nonostante il buon terzo tempo di Giugliano, ostinato come non mai alla caccia della sua prima vittoria in Superbike, la moto di Borgo Panigale non sembra esprimere la sua solita potenza nonostante i curvoni veloci ed i due lunghi rettilinei sembravano lasciar prevedere tutta un’altra storia. La speranza è che la gara offra un esito diverso.

Da segnalare, infine, il nono e decimo posto delle due Honda del team Pata dei due leoni inglesi Rea ed Haslam. Ora Sykes, con Baz in seconda fila ed i connazionali della Honda nelle retrovie, si trova di fronte alla scelta di cercare un vittoria che aumenterebbe ancora di più il margine tra sé ed i rivali, o correre di conserva cominciando già ad abbozzare un sorta di strategia in ottica mondiale.

Ma le gare fanno storia a sé, e solo il semaforo verde di Gara 1, previsto per le 7.30 di domani, dirà come stanno le cose. Con la lunga serie di pretendenti pronti a scrivere per la prima volta il proprio nome tra i vincitori qui a Sepang che lascia presagire un grande spettacolo.