La targhe rappresentano quel “segno di riconoscimento” per tutti i veicoli che percorrono ogni giorno le strade. In Italia, malgrado la crisi economica che sta colpendo la popolazione, i mezzi sono tantissimi, perchè comodi e utili per qualsiasi cosa.

Le targhe, però, possono essere oggetto di furti o smarrimento, con annessi grattacapi per chi subisce tutto questo. Vediamo, grazie a delle semplici informazioni, cosa fare in caso di “sottrazione” delle targhe auto.

Anzitutto, chi subisce il furto, deve assolutamente fare denuncia alle Forze dell’Ordine. Se passano più di 15 giorni dal giorno della denuncia, ovviamente senza nessun esito positivo, l’automobilista in questione può fare richiesta di reimmatricolazione e reiscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) del proprio mezzo. Quest’ultima istanza deve essere presentata all’STA (Sportello Telematico dell’Automobilista).

I documenti per la reimmatricolazione sono i seguenti: carta di circolazione, fotocopia della carta di identità del proprietario del mezzo, modello di richiesta di reimmatricolazione DTT2119 (si può trovare gli STA) modello di di rinnovo di iscrizione al PRA Mod. NP2 (si può trovare negli uffici della Motorizzazione).

Il costo per la reimmatricolazione è superiore ai 100 euro, suddivisi in: 27 euro destinati all’Aci, 32 euro per l’iscrizione al PRA, 9 euro ( con annessi costi per i versamenti postali) per MCTC e 32 euro ( con annessi costi per i versamenti postali) per l’imposta di bollo per reimmatricolazione.