I taxi ora sono più sicuri. Oltre 200 vetture della cooperativa milanese “La Fontana” infatti sono state equipaggiate con una Roadscan, una piccola telecamera dotata di accelerometro e localizzatore Gps, che diventa un testimone di quanto accade sulla strada e sulla vettura senza violare la spigolosa normativa sulla privacy.
Promosso da Fondazione Ania e Uti il progetto rappresenta un’assoluta novità nel settore, in grado di innalzare i livelli di sicurezza di tassisti e clienti e, al tempo stesso, di fornire una prova importante per la ricostruzione degli incidenti.

La Roadscan verrà posizionata nella parte centrale del parabrezza, vicino allo specchietto retrovisore. L’apparato integra una doppia ottica e quindi è in grado di riprendere sia ciò che avviene sulla strada sia l’interno dell’abitacolo.
Le immagini di incidenti o momenti pericolosi, potranno poi essere utilizzate anche in fase di formazione per gli autisti.

La Roadscan è da tempo installata su numerosi mezzi pubblici, portando benefici alla circolazione sicura e ottimi risultati in fase di analisi degli eventi.
Nelle flotte monitorate infatti è stato registrato un calo degli incidenti stradali, dovuto anche al fatto che le telecamere spesso fungono da deterrente a condotte di guida scorrette.

Quella sui taxi è una sperimentazione importante visto che nel 2013 da soli hanno fatto registrare 136.438 incidenti, ovvero il 75,3% del totale, con addirittura 1.421 morti, pari al 42% del totale.
Solo a Milano, sulle strade urbane si sono verificati 9mila incidenti,32 morti e oltre 12mila feriti”.
Le Roadscan – aggiunge l’Unione Tassisti d’Italia – “saranno uno strumento che vigilerà su di noi e sugli altri, finalmente garantendo una reale e inedita sicurezza globale sia per l’utenza che per l’operatore”.