Fonte: nydailynews.com

In Italia, secondo i dati ufficiali forniti da FCA, sono state immatricolate 17.094 unità di Jeep Renegade da Settembre 2014. Sul podio dei mercati europei anche la Francia, con 5.450 registrazioni e il Regno Unito con 4.743 esemplari venduti. In un anno, in tutta l’area EMEA sono state vendute 42.533 Renegade.

Se dovessimo scegliere le auto di maggior successo degli ultimi 12 mesi di sicuro un posto spetterebbe alla Renegade, la prima Jeep costruita al di fuori degli Stati Uniti. Al di là dei premi e dai risultati commerciali, Quattroruote ha analizzato tutte le versioni provate, qui un breve riassunto.

Fonte: jeep.com
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2.0 Multijet 140 CV 4WD automatica Limited: è probabilmente più equilibrata, adatta a chi percorre molti chilometri. Silenziosa, scorrevole e fluida, si fa apprezzare per il confort e per le prestazioni più che adeguate per muoversi con scioltezza nel traffico. La sensazione è quella di guidare una vettura di categoria superiore rispetto al segmento di appartenenza che le è stato attribuito.

2.0 Multijet 170 CV 4WD automatica Trailhawk: ottima nel fuori strada, l’unica con il turbodiesel di due litri nel powerstep da 170 cavalli. La peculiarità della Trailhawk è una maggior attitudine alla marcia in fuori strada attraverso una scelta di accorgimenti tecnici e tecnologici e una opportuna scelta di dotazioni specifiche. Nell’utilizzo su strada non si percepiscono grandi differenze con la Limited da 140 CV, anche in virtù dell’ottimo lavoro del cambio ZF a nove rapporti che accomunava i due esemplari guidati e che è parso in grado di sfruttare al meglio le caratteristiche delle unità propulsive. L’altezza da terra è maggiore (più 20 mm), le protezioni di alluminio del sottoscocca e il sistema di gestione della trazione più evoluto comprendono anche una prima marcia piuttosto corta gestita da un software che simula la presenza di un riduttore.

Fonte: carblogger.it
Fonte: carblogger.it

1.4 MultiAir 140 CV Limited: un’alternativa percorribile alla trazione integrale è costituita dal noto turbobenzina a quattro cilindri MultiAir da 140 cavalli con cambio manuale a sei marce e la trazione anteriore. La sovralimentazione contribuisce a tenere bassi i giri del motore nelle situazioni di guida più comuni, con gli evidenti benefici anche in tema di confort acustico. Senza peraltro condizionare troppo le prestazioni: un corretto uso del cambio, peraltro agevolato dalla segnalazione di cambio marcia sul cruscotto, aiuta a guidare nel modo più efficiente possibile, lasciando spazio, all’occorrenza, anche a uno stile di guida disinvolto.