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Valentino Rossi, ancora una volta, ha deluso le attese dei suoi fan e di tutti gli sportivi italiani. Non mi trovano d’accordo gli elogi verso un grandissimo pilota, decisamente in fase calante negli ultimi anni, capace di vincere qualche Gran Premio festeggiato come fosse un Mondiale, grazie alla sua bravura e agli errori degli altri piloti. Già, quel Mondiale che manca da troppi anni, quando Rossi deliziava tutti, anche il sottoscritto, con pole incredibili, sorpassi mozzafiato e tanto altro. Sarà stata l’età, la Yamaha sempre dietro le altre, ma il numero 46 più famoso delle due ruote è abdicato, come un re che cade perchè non riesce più a governare il suo popolo. Per Valentino Rossi, senza giri di parole, è finito il tempo del successo e lo sa anche il diretto interessato.

Un pò come quando un calciatore di una grande squadra di calcio decide di appendere gli scarpini al chiodo in virtù della difficoltà di andare avanti e di sostenere pressioni e tutto ciò che ne consegue. Il vero Valentino Rossi, quello capace di far saltare sul divano i tanti appassionati e tifosi, si è visto fino al 2009, anno del suo nono e ultimo Mondiale, dopodiché il vuoto. Per colpa dell’infortunio, certo, ma anche per la sua pigrizia in Ducati, con la quale ha raccolto risultati inadeguati. Adesso, nel 2014, ancora in sella alla M1, “The Doctor”, ormai ex, si è reso protagonista di qualche successo, ma niente più, segno di un un passaggio di consegne avvenuto anni fa con piloti più forti di lui. Piaccia o non piaccia, ma è così…