Fonte: autoweek.nl

Ogni casa automobilistica finisce per essere associata, nell’immaginario collettivo, ad un modello o ad una serie di modelli che ne hanno segnato la sorte e determinato, molto di frequente, il successo. Sono innumerevoli gli esempi: si potrebbe citare la Fiat 500, la mitica Lancia Delta Integrale, la Volkswagen Golf o ancora la Audi Quattro. Per Volvo, ultimo baluardo della produzione automobilistica made in Svezia, non possiamo parlare di un modello in sè, ma di una vera e propria famiglia: le station wagon. Dalla mitica Duett degli anni 50 fino alle V60 e V70 dei giorni nostri, passando per le 240 e 760 Wagon. Una tradizione che non può essere interrotta: arriva oggi la Volvo V90, quintessenza della wagon secondo Volvo.

Con una carrozzeria che si inserisce perfettamente nel segno della tradizione, reinterpretandola secondo gli ultimi canoni stilistici introdotti lo scorso anno dalla XC90, la V90 è in realtà un concentrato di tecnica in puro stile svedese: nuova la piattaforma, modulare, condivisa con la sedan S90 e con la XC90, e nuovi anche i motori, tutti quattro cilindri, benzina e diesel.

Proprio quanto a questi ultimi sarà disponibile una variegata scelta di unità: tra i benzina, al lancio , sarà possibile scegliere tra la T5 (spinta da un 2.0 da 254 cv) e la T6 (320 cv). I diesel invece possono contare sui 190 cv del D4 e sui 235 cv della D5, con sistema PowerPulse, che garantisce una risposta pronta del turbocompressore, grazie ad un serbatoio aggiuntivo per l’aria in aspirazione. Arriverà in un secondo momento la T8, che al motore della T6 aggiunge un modulo ibrido per una potenza complessiva di ben 408 cv.

All’interno, fa bella mostra di sè lo stile minimalista e ricercato che ha debuttato lo scorso anno sulla XC90, e ovviamente spazio a volontà. Un occhio di riguardo ovviamente sarà per la sicurezza, sebbene non siano ancora trapelati dettagli sulle dotazioni. Ne sapremo di più durante il Salone di Ginevra, palcoscenico scelto per la première della V90.