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In Italia, la parola Pasquetta fa, da molti anni, rima con esodo, automobilisti e strade trafficate come il giorno di Ferragosto. Al 15 del penultimo mese della stagione estiva ci penseremo a partire dai prossimi giorni, anche perché meglio concentrarsi sulla giornata di domani che, malgrado le pessime condizioni meteorologiche, farà muovere una buona fetta di italiani, che si metteranno alla guida del proprio mezzo per raggiungere mete più adatte al classico pranzo del “Lunedì dell’Angelo”. Ma vi siete mai chiesti i 5 comportamenti che fanno arrabbiare un automobilista a Pasquetta? Ecco l’elenco.

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Fare ritardo, non rispettando l’orario di partenza

Se alle 8 del mattino, “ammirate” uomini nervosi, stile Luca Cordero di Montezemolo prima di un Gran Premio di Formula 1, la causa è bella che semplice. Tale automobilista, a causa di un ritardo non imputabile alla sua persona, non ha rispettato l’orario di partenza prefissato una settimana prima, causando un danno incredibile alla sua reputazione. Dunque, per tutte le famiglie, “impegnate” in gite fuori porta, un consiglio: non pronunciate la parola ritardo.

Incontrare code sulle strade

L’automobilista in questione, qualora dovesse essere imbottigliato in una coda anche di soli 2 km, inizierebbe a battere i pollici sul volante, provocando uno stato di usura della pelle che ricopre lo stesso volante. Il danno potrebbe essere quantificato in pochi euro, ma non è finita qui. Dopo circa 10′ di “sosta”, il guidatore potrebbe iniziare a gridare come Guido Meda, suonando il clacson all’impazzata e proferendo parole poco consone alle festività di Pasqua.

Percorrere un tragitto di strada a 20 km/h

La Pasquetta è una festa dove tutti, o quasi, potrebbero incontrare il cosiddetto “anziano con la Fiat Panda” che accelera fino a raggiungere i 20 km/h. Non propriamente una cosa positiva, specialmente per chi vuole raggiungere la meta desiderata in poco tempo. Ecco, l’automobilista che ha davanti un mezzo che non supera la velocità menzionata poc’anzi, viene riconosciuto immediatamente: inizia a sbraitare contro tutti e tutti, facendo rombare il motore del veicolo per mettere pressione allo “sfortunato” anziano.

Notare la propria automobile sporca, soprattutto internamente

Chi intende organizzare pic-nic e quant’altro, deve sempre considerare tutto quello che potrebbe accadere. Gli automobilisti più attenti, ad esempio, non vorranno sporcare la propria auto con residui di cibi e tutto ciò che ne consegue. E se succede? I cittadini di tutta Italia potranno ascoltare imprecazioni di ogni tipo, con l’intensità delle parole che toccherà i 450 decibel.

Parcheggiare in zone difficili

Rimanendo in tema di pic-nic, possiamo tranquillamente affermare che una delle paure più grandi di un automobilista è quella di parcheggiare la propria auto sotto alberi (con rami pericolanti) o nelle vicinanze di ragazzini intenti a giocare con il mitico Super Santos. Se il guidatore è uno di quelli puntigliosi, state certi che posizionerà il suo veicolo anche a 23 km di distanza da tutto ciò. L’auto, secondo questa categoria, è un bene primario. Buona Pasquetta!